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giovedì, Aprile 25, 2024

Sanità, emodialisi verso la chiusura al Vietri di Larino dializzati pronti allo sciopero

AperturaSanità, emodialisi verso la chiusura al Vietri di Larino dializzati pronti allo sciopero

Michele Mignogna

L’ospedale Vietri di Larino viaggia spedito verso la chiusura definitiva di un altro reparto, importante e fondamentale come quello di Emodialisi. I fatti sono questi: nel piano di riorganizzazione sanitaria il Commissario Straordinario, nonché Presidente della Regione ha stabilito che il laboratorio analisi, altro centro di eccellenza della sanità nel basso Molise, deve essere chiuso, o meglio, diventerà un punto prelievi, nel senso che i cittadini possono fare il prelievo del sangue ma le analisi verranno fatte a Termoli, creando non pochi disagi ai cittadini. Il reparto di Emodialisi, per ovvie ragioni, è direttamente collegato al laboratorio analisi e senza di questo non può essere presente al Vietri. “Già dal 15 maggio – ci dice una paziente – il laboratorio analisi è chiuso, e dal primo luglio farà solo i prelievi, mettendo a rischio tutti noi per il semplice fatto che nel caso ci fosse bisogno di analisi urgenti, e ti assicuro che capita spessissimo, i prelievi dovranno essere portati a Termoli tramite un corriere espresso, e i tecnici del San Timoteo successivamente comunicheranno i risultati al reparto di emodialisi, è chiaro che questa situazione – continua la paziente – non può reggere”. Infatti nella circolare emanata qualche settimana fa c’è scritto proprio questo, l’AsreM si affida a un corriere espresso per portare le provette del sangue a Termoli, la domanda spontanea è questa, se mentre il corriere sta andando a Termoli succede un’altra emergenza e quindi c’è bisogno di un esame ematico come si fa? Lo si fa tornare indietro oppure un infermiere gli corre dietro con la macchina? Oppure, soluzione che per la politica sarebbe più semplice, si fa morire il paziente direttamente cosi si tolgono un altro impiccio?

Mentre si regalano posti letto a gogò alle strutture private, poco interessa se più o meno specializzate di quelle pubbliche, si chiudono reparti sul territorio che sono vitali per decine di pazienti, parliamo di dializzati, forse tra i più deboli all’interno del sistema sanitario per tutto quello che una dialisi comporta. Come è possibile pensare di chiudere un reparto del genere e mandare tutti questi pazienti a Termoli o addirittura a Campobasso? Parliamo di 22 pazienti in totale divisi su due turni, mattina e pomeriggio, gente per lo più anziana, spesso sola che non saprebbe nemmeno da chi farsi accompagnare, parliamo di gente che ancora lavora in molti casi, e che finito il turno di lavoro deve sottoporsi a quattro ore di dialisi, come pensiamo di mandarlo a Termoli o a Campobasso e poi magari tornarsene a casa con le proprie forze, completamente inesistenti dopo un ciclo di dialisi?

Tutto questo si sta consumando sotto gli occhi e nel silenzio assoluto sia della politica locale che del Comitato Pro Vietri informati anche di questa sciagurata chiusura, più impegnato a pensare a cosa hanno detto nell’assemblea regionale del PD che ai reali problemi sul territorio, con un assessore con delega alla sanità che continua il suo assordante silenzio su questa situazione. I pazienti intanto stanno pensando a uno sciopero della dialisi, modo questo per ammazzare letteralmente decine di persone, se nessuno interviene, se nessuno inizia seriamente a battere i pugni sul tavolo, si porteranno sulla coscienza decine di pazienti dializzati, tutti nessuno escluso.

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