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mercoledì, Maggio 8, 2024

Isernia. Sit-in per Lucio Pastore: chi vuole “uccidere” la sanità pubblica non ci fermerà

AttualitàIsernia. Sit-in per Lucio Pastore: chi vuole "uccidere" la sanità pubblica non ci fermerà

Diverse le motivazioni alla base del sit-in organizzato davanti all’ospedale di Isernia. Oltre a esprimere la propria solidarietà a Lucio Pastore, il dirigente medico del pronto soccorso colpito da un provvedimento di sospensione della Asrem, i cittadini hanno voluto contestare anche la volontà di chi gestisce il sistema sanitario di trasformare la salute in merce, di spianare la strada a una privatizzazione sempre più incontrollata. Ed è grave – come si evince dai vari manifesti affissi davanti al Veneziale – che chi ha denunciato questa deriva sia stato colpito con una sanzione che si pone in netto contrasto il diritto costituzionale alla libertà di parola. Durante la manifestazione sono state raccolte anche delle firme per chiedere alla Asrem di ritirare il provvedimento punitivo. Lucio Pastore è stato accolto con applausi e abbracci dai manifestanti. Sui giornali – ha detto – si leggono brutte notizie come quelle della mia sospensione, ma anche cose positive, come questo sit-in: “Tutto questo mi ha commosso e mi ha riempito di speranza – ha detto -: significa che la gente è sensibile e vuole provare a cambiare le cose. Ciò che sta avvenendo è un’azione politica, di amministrativo ha ben poco: la paura che qualcosa possa interferire con il processo di privatizzazione della sanità deve essere molto alta, per cui si è voluto dare un segnale. E lo hanno dato contro di me. Ma noi del Bene Comune Veneziale e del Forum non ci fermeremo. Questa gente vuole che io vada avanti. E io andrò avanti, andrò anche alla Corte europea, perché – ha concluso Pastore – i diritti fondamentali vanno difesi per salvaguardare la democrazia”.

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