É uno dei collegamenti stradali più importanti del Molise, ma in alcuni punti la Trignina somiglia tanto a una strada interpoderale. Le buche spuntano ovunque e spesso sono profonde, come testimoniano queste immagini girate nella zona di Pesche. Non va meglio in altri punti, oppure sulle rampe d’accesso. Metterci una pezza non basta: l’asfalto dura davvero poco. Lascia a desiderare anche l’illuminazione nelle gallerie: in quella di Pesche e in quella di Sessano del Molise i catarinfrangenti a bordo strada mancano, oppure non riflettono la luce perché sono troppo sporchi. A segnalare i disagi che vivono gli automobilisti stavolta ha provveduto il signor Mario Durante. Per motivi di lavoro percorre la Trignina più volte al giorno. Danni alle auto a parte, su questa strada – dice – si mette a rischio l’incolumità delle persone. Per ovviare a questi problemi su alcuni tratti delle strade gestite dall’Anas o dalla Provincia di Isernia il limite di velocità è stato abbassato a 50 chilometri orari. Ponzio Pilato non sarebbe riuscito a fare di meglio. Ma sulla Trignina ci sono anche altre situazioni che preoccupano i cittadini. Come segnalato nei mesi scorsi il cemento dei pilastri dei viadotti tra Chiauci, Civitanova e Bagnoli del Trigno si sta sgretolando, lasciando i ferri in bella vista. Qua e là si vedono infiltrazioni d’acqua. Situazioni simili si notano anche passando sotto i cavalcavia. Basta scegliere: stanno messi male a Sessano, idem a Pescolanciano e presumibilmente anche altrove. I problemi dei viadotti, in particolare, sono stati segnalati più volte. Ma finora, sopralluoghi a parte, non sembrano essere stati presi provvedimenti.
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