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venerdì, Aprile 19, 2024

Isernia. No allo Sprar, Caranci attacca: scelta vergognosa da parte del consiglio comunale

AttualitàIsernia. No allo Sprar, Caranci attacca: scelta vergognosa da parte del consiglio comunale

I recenti episodi di cronaca hanno indotto diversi Comuni della provincia a fare marcia indietro, ma il Prefetto di Isernia Fernando Guida è fiducioso, visto che c’è ancora una settimana abbondante per incrementare ulteriormente il numero di adesioni allo Sprar, la rete del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Il termine per presentare la domanda di concessione del finanziamento è stato infatti prorogato al 5 maggio e dunque gli enti locali hanno ancora qualche giorno per fare le opportune valutazioni. Per i favorevoli allo Sprar aderire alla rete conviene, perché consente di definire il numero delle presenze nei comuni, mettendo così fuorigioco quei centri d’accoglienza gestiti da privati che stanno spuntando ovunque come funghi. Al tempo stesso questi progetti permettono la gestione diretta di cospicui finanziamenti e di attuare iniziative concrete per l’effettiva integrazione, come dimostra il recente caso di Castel del Giudice, dove le famiglie ospitate avranno l’opportunità di lavorare nelle cooperative impegnate nel campo delle coltivazioni biologiche. Ma non tutti la pensano allo stesso modo: c’è chi definisce lo Sprar solo un bluff e chi senza troppi giri di parole dice no all’accoglienza, senza se e senza ma. Certo è che la recente bocciatura da parte del Consiglio comunale di Isernia ha fatto discutere e continua a far discutere, spaccando l’opinione pubblica. Celeste Caranci, portavoce del Comitato antifascista e antirazzista del Molise, ha definito vergognosa la decisione presa a Palazzo San Francesco: “Quella dei migranti è una questione che nei prossimi anni avrà ancora più importanza – ha detto Caranci -: dobbiamo preparare la nostra società all’accoglienza, ad affrontare la situazione in maniera razionale. E non come è stato fatto anche a Isernia, con il consiglio comunale che in maniera vergognosa non ha accettato la proposta di costituire uno Sprar. Al momento questo è il modo migliore per accogliere questi profughi, per accogliere questi nostri fratelli”.

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