L’ultimo episodio si è verificato a Rocchetta, dove un migrante ha tentato di aggredire la cuoca del centro d’accoglienza. Ancor prima prima il tentato omicidio di Cantalupo e la maxi rissa di Isernia. Tutto questo ha generato un clima di preoccupazione, oltre che di intolleranza, nell’opinione pubblica. Ma c’è anche chi la pensa diversamente. E a chi punta il dito contro i richiedenti asilo, viene ricordato che il vero problema non solo loro, ma il business che si sta facendo sulla loro pelle e il modo in cui viene gestita l’accoglienza. Di questo ne sono convinti i promotori del coordinamento “Isernia provincia aperta”. Oggi hanno convocato un incontro davanti alla Fontana Fraterna con l’obiettivo di tranquillizzare gli animi e per dire no alle facili strumentalizzazioni. Il coordinamento – che raccoglie diverse associazioni e comitati – ha anche presentato un documento al prefetto di Isernia Fernando Guida, contenente proposte concrete per il miglioramento delle condizioni dell’accoglienza. Sono state chieste anche verifiche sulle attività svolte all’interno delle strutture.