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Caso Facciolla, Campopiano scrive a Frattura

AttualitàCaso Facciolla, Campopiano scrive a Frattura

Caso Facciolla-Procura di Larino, nuova dirompente iniziativa dell’avvocato Oreste Campopiano che, in una lettera aperta inviata a Frattura, chiede al governatore di usare, nei confronti dell’attuale assessore all’agricoltura, gli stessi criteri usati in passato con Massimiliano Scarabeo. In sostanza, Campopiano vuole che Frattura inviti Facciolla alle dimissioni. Nella sua lettera aperta, che non è la prima, l’avvocato pone a Frattura tre domande e accusa il governatore di un imbarazzante silenzio, che continua e che lo espone a considerazioni imbarazzanti, per quel che riguarda i suoi rapporti con l’assessore finito nel mirino della magistratura.

Si tratta dell’inchiesta sui fondi del terremoto, sollevata dalla denuncia presentata da Campopiano alla procura di Larino. Per l’avvocato, si tratta di un gravissimo caso che dovrebbe avere come conseguenza immediata le dimissioni dell’assessore regionale, per Facciolla, invece, rientra tutto nella normalità: c’è stata una denuncia privata, ora c’è l’inchiesta e lui attende sereno l’esito delle indagini. L’assessore all’agricoltura ostenta quindi la massima tranquillità, ma c’è anche da osservare che il messaggio lanciato con il vistoso blitz dei finanzieri al comune di San Martino in Pensilis, non è dei più tranquillizzanti. Se si fosse trattato di un caso di semplice denuncia privata, forse la procura  avrebbe mantenuto un profilo più basso. Ma queste sono solo considerazioni, la verità verrà fuori dalle carte.

Intanto la più scottante delle tre domande è quella in cui Campopiano chiede a Frattura: «Vuoi spiegare ai molisani perchè mai per l’assessore Massimiliano Scarabeo, accusato dello stesso reato che viene oggi contestato a Vittorino Facciolla, non hai perso un solo minuto per chiedergli pubblicamente ed addirittura a mezzo stampa, di rassegnare le dimissioni dall’incarico, ben sapendo che i fatti che gli venivano attribuiti non riguardavano la sua funzione politico-istituzionale, non solo perchè antecedenti alla sua elezione, ma anche perchè a lui contestati in applicazione del discutibile assunto del ..non poteva non sapere. Per Vittorino Facciolla, invece, serbi un silenzio ancor più imbarazzante, non solo perchè vi è certezza che il Facciolla, che è accusato di truffa ai danni della Regione Molise, ha ottenuto la consistente somma di 155mila euro per ristrutturare immobili acquistati diversi anni dopo il terremoto,ma anche perchè lo stesso Facciolla, nella sua funzione di assessore e vice presidente della Giunta regionale, si trova ad esercitare il doppio ruolo di controllore, in ordine alla procedura di erogazione delle somme a lui liquidate e di controllato, quale soggetto beneficiario dei contributi».

Questa la domanda più scottante, con le altre due Campopiano chiede a Frattura il perchè della nomina di Facciolla ad assessore, sapendo che come sindaco era incompatibile con la carica di consigliere regionale, e perchè, in qualità di presidente, non abbia ancora disposto il recupero della somma erogata come contributi post-terremoto sempre allo stesso Facciolla.

Questa la lettera

LETTERA APERTA a Paolo FRATTURA
Caro Paolo,
mi vedo costretto a scrivere questa ulteriore lettera perchè, nonostante i recenti rilevanti fatti che hanno investito l’assessore e vice Presidente, Vittorino Facciolla, perdura il tuo imbarazzante e non ulteriormente tollerabile silenzio. Stavolta provo ad essere meno formale e più diretto perchè ritengo che Tu non possa sottrarti dal dare risposta alle seguenti domande che attengono direttamente alla TUA carica politico-istituzionale.
1) Vuoi spiegare ai molisani la ragione per la quale il 28 marzo 2013 hai nominato assessore Vittorino Facciolla, nella consapevolezza di violare il dettato della legge regionale Molise n.28 del 14 aprile 2000 che testualmente recita “…possono essere nominati assessori i cittadini…che NON versano in situazione di ineleggibilità e di INCOMPATIBILITA’ previste per i consiglieri regionali”. Non potevi non sapere che il T.U. degli Enti locali (legge n. 267/2000) all’art 65 stabilisce che “…il SINDACO…dei Comuni compresi nel territorio della Regione è INCOMPATIBILE con la carica di consigliere regionale” .Tu sapevi bene che all’atto della nomina ad assessore regionale Vittorino Facciolla era ancora SINDACO di San Martino in Pensilis ed è restato nella carica fino all’8 giugno 2013, proprio perchè non si era dimesso dopo la elezione a consigliere regionale, preferendo fare attivare nei suoi confronti la procedura di DECADENZA , all’evidente fine di evitare il prescritto commissariamento da parte del Prefetto con lo scioglimento della Giunta e del Consiglio comunale.
2) Vuoi spiegare ai molisani perchè mai per l’assessore Massimiliano Scarabeo, accusato dello stesso reato che viene oggi contestato dalla A.G. a Vittorino Facciolla , non hai perso un solo minuto per chiedergli pubblicamente ed addirittura a mezzo stampa, di rassegnare le dimissioni dall’incarico,ben sapendo che i fatti che gli venivano attribuiti non riguardavano la sua funzione politico-istituzionale,non solo perchè antecedenti alla sua elezione ,ma anche perchè a lui contestati in applicazione del discutibile assunto del ..non poteva non sapere. Per Vittorino Facciolla, invece, serbi un silenzio ancor più imbarazzante, non solo perchè vi è certezza che il Facciolla, che è accusato di truffa ai danni della Regione Molise , ha ottenuto la consistente somma di € 155.000,00 per ristrutturare immobili acquistati diversi anni dopo il
terremoto,ma anche perchè lo stesso Facciolla, nella sua funzione di assessore e vice presidente della Giunta regionale , si trova ad esercitare il doppio ruolo di controllore, in ordine alla procedura di erogazione delle somme a lui liquidate e di controllato ,quale soggetto beneficiario dei contributi medesimi.
3) Dovresti da ultimo spiegare ai molisani perchè mai non hai ancora disposto il provvedimento amministrativo di revoca dei contributi concessi al Facciolla in violazione della Ordinanza commissariale n. 13/03. Eppure hai pubblicamente dichiarato di aver richiesto all’Avvocatura dello Stato esplicito parere circa l’interpretazione della normativa e che all’esito avresti provveduto in conformità al parere ricevuto. Sono trascorsi oltre due mesi da allora e non è credibile che il parere richiesto non sia ancora pervenuto. Si ha pertanto motivo di ritenere che anche quella dichiarazione rispondesse a logiche dilatorie intese ad evitare l’adozione dei doverosi provvedimenti amministrativi connessi alla Tua funzione di Presidente della Giunta regionale, cui fa capo e dipende l’Agenzia di Protezione Civile.
Attendo con i molisani risposta a questi tre interrogativi, osservando sin d’ora che l’eventuale ulteriore silenzio ti esporrebbe a considerazioni sin troppo ovvie nei rapporti con il tuo Vice Presidente … oltre ogni ragionevole dubbio.
Saluti
Oreste Campopiano
lì 3 aprile 2017

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