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mercoledì, Aprile 24, 2024

Ospedali pubblici, sanità molisana tra le peggiori d’Italia: lo ha detto il ministro Lorenzin

AperturaOspedali pubblici, sanità molisana tra le peggiori d'Italia: lo ha detto il ministro Lorenzin

In cinque regioni, tra cui il Molise, non si raggiunge la “soglia minima” delle cure garantite ai cittadini dal Servizio sanitario, ovvero dei Livelli essenziali di assistenza, “nonostante un miglioramento dei conti negli ultimi anni”. Lo ha affermato in un’intervista all’ANSA il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, anticipando i primi risultati del 2015. Si tratta, oltre che del Molise, di Calabria, Puglia, Sicilia e Campania, tutte in Piano di rientro o commissariate. I commissariamenti, cioè, “hanno migliorato i conti ma non il livello delle cure”. Il punteggio minimo da raggiungere, per essere adempienti rispetto all’attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ha spiegato il ministro, “è 160 ma dai primi risultati del 2015, anche se non ufficiali, sono ancora sotto soglia la Calabria, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Campania. Ma c’è di più, infatti il Molise, in aggiunta, è anche tra le quattro Regioni che hanno visto addirittura peggiorare la qualità delle prestazioni dal 2014. Come dire se n’è accorto anche il ministro che, in Molise, è in atto non solo una macelleria sociale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, causati dalla miope governance di una Regione micragnosa, che bada solo a tagliare, ma – in contemporanea – va in scena anche la destrutturazione del sistema sanitario pubblico a esclusivo vantaggio degli operatori privati che, con il piano sanitario targato Frattura, hanno drenatono posti letto e relative risorse finanziarie dalla rete ospedaliera pubblica. Nulla contro i privati, ma se i tagli si concentrano solo sulla sanità pubblica e le risorse vanno in direzione della sanità privata, succede quello che succede, ovvero la tutela della salute garantita dalla Costituzione a tutti i cittadini va a farsi benedire. Davvero singolare l’autodifesa di Frattura, allo stesso tempo Governatore, assessore alla sanità e commissario straordinario, sempre della sanità, oltre che firmatario dello scellerato piano sanitario regionale che ha tolto ortopedia al Vietri per portarla a villa Ester di Bojano, tolto oncologia al Cardarelli per portarla alla Cattolica e tolto neurochirurgia al Cardarelli per lasciarla solo al Neuromed. Ebbene, che dice Frattura? “sì e vero quello che afferma il ministro, ma con le nuove assunzioni, l’abolizione dei commissariamenti e la restituzione del potere alle regionei, le cose miglioreranno”. Una presa per i fondelli che ha dell’incredibile: cioè Frattura dice grazie ministro, la sanità molisana andrà meglio perchè mi toglierai la funzione di commissario e mi restituirai quella di assessore alla sanità. Cioè cambia il nome ma la funzione resta la stessa. Prima Frattura faceva ilcomodo suo da commissario, poi lo farà da assessore e presidente. Neanche ridolini avrebbe potuto fare di più per far ridere – o meglio – piangere i molisani.

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