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venerdì, Marzo 29, 2024

Integrazione Cardarelli-Cattolica. L’accordo c’è ma Frattura tiene segreto il protocollo d’intesa

AperturaIntegrazione Cardarelli-Cattolica. L'accordo c'è ma Frattura tiene segreto il protocollo d'intesa

di PASQUALE DI BELLO

Integrazione Cardarelli – Cattolica, esiste un protocollo di intesa ma è rimasto segreto per due mesi. Uno degli snodi fondamentali della riforma sanitaria voluta dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, è stato volutamente sottratto a qualsiasi forma di pubblicità e di valutazione da parte della pubblica opinione e degli attori politici e sociali. Un atto gravissimo e un precedente pericoloso per la vita delle Istituzioni. Indice di una deriva autoritaria e autoreferenziale, di una cultura padronale che tende ad assumere come questioni private e fatti propri, elementi che invece riguardano l’intera collettività, non fosse altro perché le scelte operate da una ristrettissima cerchia di unti del Signore ricadono sulla testa dei cittadini. Cosa aggravata dal fatto che, nel caso di specie, le scelte ricadono sul diritto alla salute della intera collettività

Ma tant’è. Un protocollo esiste, e stato adottato lo scorso 31 gennaio, e lo conoscono solo il presidente della Regione, verosimilmente qualche alto papavero dell’Asrem, e, insieme a loro, i vertici della Fondazione Giovanni Paolo II, per brevità definita Cattolica. Oltre a loro, a conoscere le carte sono gli occhiuti funzionari ministeriali, samurai del centesimo che spaccano in quattro le monetine riducendo ogni questione alla tecnica ragionieristica, e a cui spetta l’ultima parola. Giunti a questo sigillo, la vicenda avrà fine e i molisani verranno messi a conoscenza del loro destino soltanto a cose fatte. Sarà così compiuto l’ennesimo atto di protervia che, a prescindere dal merito della questione va condannato per lo stile tartufesco e catacombale che ha contraddistinto tutta la riforma sanitaria molisana.

In realtà qualcuno ha provato a mettere le mani sulle carte segrete, ed è stato Antonio Federico, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. “Lui nei nostri uffici regionali ha visionato il protocollo d’intesa con la Fondazione Giovanni Paolo II”, ha detto il presidente della Regione, affidando tale affermazione padronale, “i nostri uffici regionali”, ad una nota che poi ha firmato come Paolo di Laura Frattura, conte di Cavour, versione estesa del più breve Paolo di Laura Cavour come ormai tutti lo chiamano in regione mettendosi sull’attenti.

Antonio Federico, da parte sua, ha visto le carte, ha preso appunti ma ha perso una buona occasione per fare l’unica cosa che, a quel punto, andava fatta: farsi consegnare le carte e divulgarle. Però i molisani, che sono dei sudditi modello, confidano nella magnanimità dell’eroe risorgimentale alla guida della Regione che, mosso a commozione per tanta devozione, le carte, alla fine, potrebbe anche farle vedere a tutti.

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