Simonetta Tassinari e Antonella Presutti sono due insegnanti, ma anche due scrittrici. Tempo fa, in due, scrissero un bel romanzo, ispirato a fatto di cronaca realmente accaduto, in Molise, a Guardialfiera, nel 1966. Crudo e tragico. Un racconto con chiari intenti di ricerca storica e psico-sociale. ‘Lascia che spunti il mattino americano’ è un bel libro, riproposto ai lettori e presentato e tratteggiato, assieme alle autrici , dalle professoresse Licia Vigliardi e Adele Fraracci a Campobasso in un’affollata aula Magna del liceo Scientifico Romita, dove tutte loro insegnano. «Un libro che abbiamo scritto tempo fa e ora è stato riedito da Iannone» hanno spiegato Presutti e Tassinari.
Un romanzo dal valore verista, è stato evidenziato dalle docenti, che con lucidità e imparzialità ha descritto in chiave sociologica i paesi del Molise. Figure si stagliano tra i personaggi, sovrastano. sono le donne della nostra provincia, nei confronti delle quali si palpa profondo rispetto. Rispetto tanto per le figure genuine e innocenti come Lucia, quanto per le lupe verghiane, come sua madre. Donne che tutte paiono schiacciate comunque dal contesto specifico in cui vivono, sottomesse a regole strette, a codici d’onore che le travolgono, a maldicenze che le inchiodano, all’ignoranza dei loro stessi sentimenti, in fondo destinate, sin dall’incipit del romanzo e della loro vita, ad appartenere alla categoria dei vinti, su un lembo di terra arretrato e immobile nonostante tutt’intorno, in quegli anni sessanta del secolo scorso, le cose cambiano, anche sul versante dell’emancipazione femminile. Un libro la cui lettura scorre, si fa apprezzare, in cui la scrittura delle due autrici si armonizza senza mettere in secondo piano le loro personalità, in uno stile incalzante e chiaro, per una storia sentita e trasportata su carta.
“Lascia che spunti il mattino americano”, un romanzo dal valore verista
