Continuano le operazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia finalizzate a contrastare il cosiddetto fenomeno delle false residenze. I militari della Stazione di Filignano infatti, hanno scoperto che cinque persone, tutte della provincia di Napoli, avevano istituito la sede di una società di noleggio auto nel comune di Pozzilli. Ma dagli accertamenti eseguiti i Carabinieri hanno scoperto che nel luogo della sede vi era uno stabile in totale stato di abbandono e che la sede della società, intestataria di trecentocinquanta veicoli, era di fatto inesistente. I cinque, che dovranno rispondere di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa, avrebbero prodotto false documentazioni attestanti la sede anagrafica presso il comune di Pozzilli, al fine di ottenere dalle compagnie assicurative dei veicoli a loro intestati, il pagamento di tariffe di gran lunga inferiori a quelle dei luoghi di origine. La truffa supererebbe, secondo una stima approssimativa, di gran lunga i centomila euro. Un’altra persona, originaria della provincia di Frosinone, è stata invece denunciata sempre per truffa, dai Carabinieri della Stazione di Colli al Volturno. L’uomo avrebbe truffato una donna del luogo, spacciandosi quale rappresentante della ditta “Folletto”, facendosi consegnare un aspirapolvere, con la promessa di cambiarlo con uno nuovo, rendendosi successivamente irreperibile e procurandosi così un ingiusto profitto.
Nel corso di una serie di controlli eseguiti dai Carabinieri tra Isernia e altri comuni della provincia, finalizzati alla tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro, otto persone sono state denunciate ed eseguiti vari sequestri. Le operazioni sono state condotte da una task force composta da reparti territoriali del Comando Provinciale di Isernia, da personale del NAS – Nucleo Antisofisticazione e Sanità, NOE – Nucleo Operativo Ecologico e NIL – Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma. Quattro persone, titolari di esercizi commerciali sono state denunciate per violazioni alle norme in materia di salute pubblica, in quanto venivano riscontrate gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. Sottoposti a sequestro circa cinquanta chilogrammi di prodotti alimentari tenuti in pessimo stato di conservazione. Altre due persone sono state denunciate per inquinamento ambientale, in quanto attraverso una canna fumaria costruita in amianto, inquinavano con emissioni in atmosfera l’ambiente circostante. Infine i titolari di due attività imprenditoriali sono stati denunciati per violazioni alle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per sfruttamento di lavoratori a nero.