13.9 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Vengono a ricoverarsi in Molise e il conto lo paghiamo noi

AttualitàVengono a ricoverarsi in Molise e il conto lo paghiamo noi

Lucio Pastore lo dice da sempre e lo ha detto ancora una volta, chiamando alla mobilitazione tutti i molisani per la grande manifestazione di Campobasso in programma il sette aprile. I posti letto e i servizi della sanità pubblica sono stati saccheggiati per favorire la sanità privata e, alla fine Frattura – che sicuramente già lo sapeva – non ha potuto più fare finta di niente. Infatti, alla Conferenza Stato Regioni è venuto fuori che il piccolo Molise, 300mila abitanti, ventesima e ultima regione d’Italia, è quinto nella classifica nazionale della mobilità attiva. Che significa? Presto detto: in Molise vengono a ricoverarsi, per usufruire delle cure di Neuromed e Cattolica, migliaia di pazienti provenienti da altre regioni. Un conto salatissimo, 25 milioni l’anno che, teoricamente, dovrebbero finire nelle casse del Molise, regione titolare dei posti letto e quindi dei rimborsi da erogare nei confronti di Neuromed e Cattolica per le spese sostenute. Peccato, però, che tutto ciò sia solo teoria. La sostanza, invece, vede la Regione Molise pagare a piè di lista i rimborsi a Neuromed e Cattolica per molisani e non molisani, mentre il risarcimento delle altre regioni arriva, se arriva, con anni di ritardo. Dicevamo che Frattura, alla fine, ha dovuto ammetterlo, chiedendo che in fase di riparto nazionale, si tenga conto del fatto che i ricoveri del Neuromed non ricadano immediatamente solo sul Molise, ma vengano equamente ripartiti. Frattura lo ha chiesto alla Conferenza Stato Regioni ed è stato come urlare al vento. Infatti non serve a nulla, l’unica cosa che serve è un’altra e cioè rimborsare le spese sanitari degli utenti non molisani di Neuromed e Cattolica, ma solo quando le altre regioni le rimborsano al Molise. In pratica non anticipare le spese dei pazienti di fuori regione. Basterebbe una delibera di giunta. Più facile a dirsi che a farsi e, infatti, non si farà mai, perchè verrebbe meno il collante politico-economico che tiene insieme la singolare alleanza politica destra-sinistra che mantiene in sella Frattura. Quindi le povere casse della Regione Molise continueranno a pagare a Neuromed e Cattolica i costi dei pazienti non molisani, come se nulla fosse, ma l’evidenza non la si può negare, come non si può negare che i posti letto di Neuromed e Cattolica, circa 250, un terzo di quelli in dote alla regione, sono stati tolti alla sanità pubblica molisana e dati alla sanità privata che li usa soprattutto per i pazienti di fuori regione. Quindi i molisani continueranno a morire nei pronto soccorso intasati, per mancanza di posti letto negli ospedali pubblici, mentre i privati continueranno a incassare e i contribuenti della nostra regione saranno vessati con tasse fuori misura per pagare i debiti della sanità, con il gigantesco mutuo trentennale da 170 milioni messo in piedi per non far fallire la regione Molise. Storie di mala gestio, storie di mala sanità e per questo Lucio Pastore, il medico pubblico disarcionato dal suo incarico di primario e finito sotto inchiesta per aver difeso la sanità pubblica, invita tutti alla manifestazione del sette aprile in programma a Campobasso.

Ultime Notizie