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venerdì, Aprile 26, 2024

Isernia. Provincia, spiragli per l’assunzione dei cantonieri rimasti senza lavoro

AttualitàIsernia. Provincia, spiragli per l'assunzione dei cantonieri rimasti senza lavoro

Si riaccende la speranza dei cantonieri e degli autisti che fino all’anno scorso prestavano servizio alla Provincia di Isernia. Per loro ci sarebbe infatti la possibilità di ottenere un’assunzione diretta. Ne è convinto Tiziano di Clemente, coordinatore del Partito comunista dei lavoratori, tra i principali sostenitori della battaglia condotta da ormai un anno dai 35 lavoratori rimasti senza contratto. In una nota indirizzata al presidente dell’Ente di via Berta, Lorenzo Coia, e al consiglio provinciale, Di Clemente chiede un impegno della Provincia “per l’assunzione diretta dei cantonieri precari part time, da effettuare non appena sarà ufficializzato il decreto che prevede il piano straordinario di stabilizzazione dei precari. L’atto da deliberare – aggiunge l’esponente del Pcl – deve prevedere il loro inserimento nel prossimo piano triennale del fabbisogno legato al piano neve e di manutenzione stradale, per cui la Provincia percepisce fondi vincolati, peraltro a fronte delle forti criticità in cui versano le strade e dei problemi che causano le nevicate”. I cantonieri avrebbero maturato i requisiti per l’assunzione previsti dal decreto: oltre ad aver superato una selezione, hanno maturato i tre anni di anzianità richiesti. Il decreto prevede anche l’aggiustamento dei vincoli finanziari specifici per consentire tale operazione, compresa la deroga al rispetto dell’obbligo di pareggio di bilancio. Tra l’altro le somme richieste – sostiene Di Clemente – potrebbero essere recuperate dimezzando i costi della segreteria provinciale, attraverso convenzioni con altri enti. Per il Pcl tutto questo si può fare, ma l’ultima parola spetta ai vertici di via Berta. Il muro alzato nei mesi scorsi di fronte alle pressanti richieste di proroga dei contratti non induce di certo all’ottimismo, ma è altrettanto vero che i tanti ‘no’ incassati non hanno fermato i lavoratori: andranno avanti con le loro lotte e rivendicazioni fino a quando non avranno le risposte che cercano.

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