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lunedì, Ottobre 6, 2025

Gam, accordo al ministero. Ma i sindacati restano critici. Spina(Cgil): l’intesa raggiunta sulla pelle dei lavoratori

AperturaGam, accordo al ministero. Ma i sindacati restano critici. Spina(Cgil): l'intesa raggiunta sulla pelle dei lavoratori

di ANNA MARIA DI MATTEO 

Il primo passo per tentare di far ripartire la filiera avicola molisana è stato compiuto. A Roma, nella sede del ministero per lo Sviluppo economico, sono stati firmati gli accordi quadro e sindacale.
A sancire l’intesa l’amministratore unico della Gam, Giulio Berchicci, quello delegato del gruppo Amadori, Massimo Romani e i segretari di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e le Rsu Gam.
Dunque il percorso, seppure tra mille difficoltà e molti punti ancora da chiarire è partito. Lavoratori e sindacati hanno accettato la proposta messa sul tavolo dal Gruppo Amadori per quanto riguarda il riassorbimento degli operai, i tempi ed i contratti. L’azienda l’8 marzo formalizzerà l’acquisto del primo lotto Gam, versando 9,1 milioni di euro. Un accordo enfatizzato, come al solito dal governatore Frattura, ma che in realtà, ha fatto notare Franco Spina della Cgil è passato sulla pelle dei lavoratori che, pur di non perdere il posto di lavoro, hanno dovuto fare molte rinunce dal punto di vista contrattuale e del pregresso. Su 280 dovrebbero essere riassorbiti 170. Ai 110 che restano fuori, dovrà pensarci la Regione. E qui cominciano i problemi «perché – è la denuncia del sindacato – ad oggi il governo regionale non ha ancora presentato le sue proposte. Non si sa se ci sarà la proroga della cassa integrazione che scadrà a novembre del prossimo anno. Ma non si conoscono le misure che la Regione dovrebbe adottare a sostegno del reddito dei lavoratori: si parla di incentivo all’esodo, di autoimpiego». In questo caso l’assessore Veneziale ha ipotizzato l’erogazione di 25mila euro, una somma giudicata risibile dalle parti sociali che chiedono garanzie, tempi certi. Il tutto messo nero su bianco. «La Regione, a cui spetta la parte più consistente dell’intero progetto di rilancio complessivo della filiera avicola -ha aggiunto Spina – ad oggi non ha prodotto alcun documento, nessuna soluzione concreta che possa far realmente tornare la speranza tra i lavoratori. Gli annunci e gli sproloqui di Frattura – ha concluso il sindacalista della Cgil – sono solo il tentativo di gettare fumo negli occhi per nascondere una realtà che è purtroppo ben diversa da quella prospettata dal governatore. Siamo ancora a zero».

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