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venerdì, Marzo 29, 2024

Isernia. Mobilitazione in difesa della sanità pubblica: basta privilegi ai privati

AttualitàIsernia. Mobilitazione in difesa della sanità pubblica: basta privilegi ai privati

La continua chiusura di reparti e il taglio di servizi, la costante avanzata dei privati, il procedimento disciplinare della Asrem nei confronti di Lucio Pastore che aveva criticato la gestione politica della sanità regionale. Sono questi alcuni degli episodi più recenti che hanno spinto il Forum per la Difesa della Sanità Pubblica di Qualità e il Comitato Bene Comune Veneziale a organizzare un’assemblea pubblica a Isernia, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini, invitandoli alla mobilitazione prima che sia troppo tardi: “Siamo alla fine di un percorso di distruzione della sanità pubblica – ha detto Lucio Pastore, portavoce del comitato Bene Comune Veneziale -. Gli ultimi eventi della paventata e ritardata chiusura della neurochirurgia di Campobasso, della lungodegenza di Campobasso trasferita a strutture private, il futuro trasferimento dell’oncologia e di cardiologia a un’altra struttura privata, la paventata chiusura della ginecologia a Isernia, sono tutti segni che ormai il processo di privatizzazione va avanti e il diritto alla salute viene a essere trasformato in una qualsiasi merce per trarne profitto”. A più riprese i promotori dell’incontro hanno rimarcato questo concetto: il diritto alla salute è sotto attacco, così come quello di manifestare liberamente il proprio pensiero. Non è stata dunque affatto casuale la presenza a Isernia di Luigi De Giacomo, portavoce di “Attuare la costituzione”, il movimento ispirato dal vice presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena: “È evidente che l’attacco sia all’informazione e quindi alla libertà di parola, sia al diritto della salute – ha detto De Giacomo – è un attacco che in qualche modo si incastra in un contesto molto preciso. Che è lo stesso contesto che abbiamo vissuto lo scorso 4 dicembre, quando ci siamo dovuti impegnare per tanti mesi per evitare che ci fosse una revisione costituzionale che privava il cittadino di diritti. Quando c’è un abuso, quando c’è qualcosa che va contro i principi costituzionali, il cittadino deve reagire. E deve farlo fino a ricorrere alla giustizia, fino a ricorrere a forme giudiziarie. Altrimenti vince il più forte”. All’incontro hanno aderito diverse associazioni e movimenti politici. In rappresentanza dei 5 Stelle c’era il consigliere regionale Antonio Federico: “Oltre a una serie di ulteriori interrogazioni e richieste di accessi agli atti – ha detto – stiamo lavorando anche per intervenire in Parlamento”. Anche Coscienza Civica ha dato pieno sostegno all’iniziativa: “Questa è una battaglia impari – ha detto Massimo Romano durante il suo intervento – perché da un lato ci sono i sostenitori della Costituzione, che riconosce il diritto universale alla salute di tutti i cittadini e dall’altro una politica che troppo spesso privilegia gli interessi di pochi privati, troppo spesso in palese conflitto d’interesse”.

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