Un percorso da individuare per favorire la ricollocazione dei 69 ormai ex lavoratori dello Zuccherificio del Molise. Di questo si è parlato nella riunione che il presidente Paolo Frattura ha tenuto a Palazzo Vitale insieme all’assessore Vittorino Facciolla. Una nutrita rappresentanza di operai ha ascoltato le parole del governatore chiedendo però impegni concreti, al punto da far aggiornare l’incontro già alla prossima settimana. La discussione si è concentrata sulle misure che il governo sta mettendo a disposizione per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, quelle che insomma i sindacati chiamano ‘politiche attive’. Tre le opportunità che si prendono in esame l’incentivo all’autoimpiego, il bonus fiscale per le aziende che assumeranno gli ex dipendenti dello Zuccherificio e infine quello che in gergo viene chiamato scivolo per chi è vicino alla pensione. Sarebbero pochissimi gli interessati ad avviare un attività in proprio e risicati anche i margini per quelli vicini alla pensione. La stragrande maggioranza, insomma, andrebbe ricollocata. Ma dove? E’ la prima domanda. E, ancora, poi, in cosa si conretizzi il bonus fiscale non è ancora chiaro. Frattura ha assicurato che la Regione farà la sua parte. Si è parlato anche delle quote che lo Zuccherificio ha ancora a disposizione fino a settembre del 2017 prima della liberalizzazione del mercato. Si poteva fare ancora una mini campagna allora? Ma come? Si sono chiesti tutti se i macchinari sono stati venduti all’asta. Le quote, si possono ancora affittare? Alla Sudzucker magari, come è stato fatto negli ultimi anni? Ma chi se ne dovrebbe occupare visto che la Spa è fallita e la Srl ha cessato la sua attività? Tutti questi interrogativi, per ora, restano senza risposte.
Zuccherificio, si parla di ricollocazione. Frattura: “La Regione farà la sua parte”. Gli operai chiedono certezze
