di ANNA MARIA DI MATTEO
Stanno per concludersi i doppi turni anche per tutti gli alunni della primaria don Milani di Campobasso. L’amministrazione comunale è riuscita a trovare una sistemazione anche per loro. Una soluzione spezzatino che distribuisce gli alunni in tre diversi istituti.
A partire da lunedì prossimo, gli alunni delle classi terze E quarte torneranno a frequentare le lezioni al mattino. In particolare le sezioni A, B e C saranno ospitate all’interno del liceo artistico Manzù, le sezioni D, E ed F e le quarte nei locali messi a disposizione dall’Università del Molise, nella facoltà di Economia, al secondo piano.
Le prime e le quinte non sono state costrette ai turni pomeridiani perché sistemate all’interno della Petrone, così come le seconde che dalla scorsa settimana pure loro hanno trovato posto in quella struttura.
Dunque si chiude una fase travagliata per gli alunni della don Milani, ma certo il problema non è risolto. La soluzione individuata, tra mille difficoltà e polemiche dall’amministrazione comunale non è certo definitiva. Una soluzione tampone per evitare ai bambini di continuare ad andare a scuola nel pomeriggio. Ma nel frattempo resta da chiarire quale sarà, per il futuro, la sistemazione degli alunni di via Leopardi.
Perché secondo lo studio sulla vulnerabilità sismica, eseguito dall’Università del Molise, l’edificio va abbattuto e riscostruito, mentre sarebbe antieconomico eseguire interventi di adeguamento, come ipotizzato in un primo momento dal Comune.
La sorte della struttura di via Leopardi sembra essere chiara, ma non è altrettanto chiara quella degli alunni, a partire dal prossimo anno scolastico. L’intenzione del Comune è quella di ultimare gli interventi alla scuola D’Ovidio di via Gorizia e sistemare lì tutte le classi, fatta eccezione per le prime e le quinte. Una ipotesi contro la quale si sono già espressi i genitori. Un no deciso anche dai consiglieri di opposizione, da sempre in prima linea per rivendicare aule sicure e classi unite.