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domenica, Maggio 5, 2024

Venafro. La Regione taglia i fondi, Parco dell’olivo verso la chiusura

AttualitàVenafro. La Regione taglia i fondi, Parco dell'olivo verso la chiusura

pesinoVenafro dimenticata, Venafro abbandonata. Sia che si tratti di inquinamento, sia che si parli di progetti di sviluppo, la Regione si fa notare solo per il suo silenzio e per le tante promesse non mantenute. Lo sanno bene i vertici del Parco regionale dell’Olivo: nonostante sia stata riconosciuta anche a livello internazionale l’importanza storico-culturale di quello che è considerato uno dei luoghi più importanti dell’olivicoltura mediterranea, l’ente presieduto da Emilio Pesino è stato lasciato a secco. Gli ultimi contributi risalgono al 2014. Nonostante tutto il Parco non si è arreso: ha continuato a collaborare con le Università e con il Cnr, ha avviato progetti di cooperazione internazionale e ha ottenuto anche un importante riconoscimento ministeriale. Ma tutto questo non è bastato. La Regione Molise ha infatti tagliato i fondi previsti nel bilancio. Ragion per cui l’ente dovrà chiudere, ha detto il presidente Pesino. Che per mercoledì ha convocato una conferenza per spiegare cosa si è fatto finora e cosa non si potrà fare più se le cose non dovessero cambiare. All’incontro parteciperanno anche i vertici dell’Oasi naturalistica Le Mortine – altra realtà venafrana ignorata dalla Regione – e dell’associazione Winterline, la stessa che cura il museo dedicato alla guerra e che ora rischia lo sfratto. Stando agli accordi con la Regione, l’affitto della sede dovrebbe pagarlo il Parco dell’olivo. Ma ora che l’ente è stato lasciato senza soldi, il banco sta per saltare. Lo Iacp ha infatti già chiesto di liberare i locali di sua proprietà. Per ora si è riusciti a strappare una proroga di 60 giorni, ma un mesetto già se n’è andato senza che si sia mossa foglia. Il rischio di perdere in colpo solo due ottimi biglietti da visita della città si fa sempre più concreto con il passare dei giorni.

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