Termoli: sciopero alla Vibac, si protesta per sicurezza e gestione del personale

Uno sciopero improvvisato, deciso internamente dalle Rsu, e che alla fine è andato avanti per tutti e tre i turni. Alla Vibac, azienda del Nucleo Industriale di Termoli, gli operai hanno incrociato le braccia per una serie di motivazioni che riguardano anche la produzione e la sicurezza nello stabilimento. Lunedì è prevista l’assemblea dei lavoratori durante la quale i dipendenti insieme ai sindacati decideranno se e come continuare la protesta. Una protesta per dire basta alle contestazioni e ai provvedimenti disciplinari a pioggia e spesso non motivati, ma anche per chiedere maggiore sicurezza nell’azienda che produce nastro adesivo e dove lavorano 150 persone. Secondo i dipendenti la responsabilità della poca produzione è proprio degli impianti che devono essere controllati e a cui serve più manutenzione. Anche la sicurezza stessa degli spazi di lavoro è compromessa dal deposito di materie prime e semilavorati. Circostanza confermata anche dalle stesse associazione di categoria di settore della Cgil, della Cisl e della Uil. Nel 2013 la Vibac aveva vissuto un periodo di crisi, da cui era uscita con un accordo che prevedeva contratti di solidarietà per i dipendenti che rinunciavano anche a parte del premio di produzione e ai buoni pasto. Soldi che sono stati investiti per la produzione di un nuovo nastro isolante. L’auspicio ora è che l’azienda convochi i lavoratori per risolvere i problemi. «Le maestranze – scrivono le segreterie regionali dei sindacati – vogliono uno stabilimento efficiente, produttivo e tecnologicamente all’avanguardia. Non vogliono una cattiva gestione dei processi produttivi, una gestione del personale dispotica e conflittuale e chiedono un maggiore coinvolgimento delle Rsu>>.