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giovedì, Marzo 28, 2024

Politica, atto di forza di Michele Iorio

AperturaPolitica, atto di forza di Michele Iorio

ioioIorio ha definitivamente detto addio a Forza Italia. La sua adesione, con Insieme per il Molise, alla confederazione Direzione Italia, di Raffaele Fitto, c’è stata, a Roma, in occasione dell’assemblea nazionale del nuovo movimento che si ispira all’ex governatore della Puglia. Un’amicizia che viene da lontano, quella tra Fitto e Iorio, resa ancora più solida dalla visione e dagli obiettivi politici di entrambi. E così quello di oggi è diventato il tempo di separazioni, divorzi e nuove unioni nella politica molisana. L’orologio delle scadenze elettorali si prepara a suonare la sveglia, forse prima per le politiche, magari a giugno, poi, inevitabilmente per le regionali, a febbraio del 2018. E se le elezioni si avvicinano, accelerano voticosamente anche movimenti, trame e progetti in tutti gli schieramenti. Il segnale che ha voluto lanciare Iorio è forte, e senza dubbio in grado di scuotere l’apparente grigiore della politica molisana. L’ex presidente con la sua mossa romana, ha voluto venire fuori per primo, in quella complessa partita a scacchi che è la politica molisana, condizionata e condizionabile in mille maniere. Per ora Iorio ha detto due cose: resto nel centrodestra, ma con una visione autonoma e confederale e non ho nulla a che spartire con una Forza Italia molisana complice, prigioniera e vittima del suo più stretto alleato, ovvero Paolo Frattura. E qui passiamo al secondo protagonista dello scenario politico-elettorale, quel Paolo Frattura che ha capito, o meglio, ha annusato, che il suo dominus, Matteo Renzi, si sta giocando a Roma la partita della vita. Se l’ex premier riuscirà a imporre la caduta di Gentiloni e le immediate elezioni, per Frattura ci sono speranze di sopravvivenza politica. In caso contrario, meglio cercare una via d’uscita. Ed è quello che starebbe succedendo in questi giorni in Molise. Sono diverse le indiscrezioni che parlano di un Frattura pronto a varare un suo movimento personale, il famoso Molise di Tutti, che potrebbe caricare a bordo gli ex dipietristi, Facciolla e tutti gli imbarcati vari dell’ultima ora. Anche se bisognerà realmente capire chi se la sentirà di scendere in campo in sua compagnia, in previsione di una sconfitta quasi scontata, visto il suo indice di gradimento in caduta libera. Un Pd dove Renzi non è più il dittatore supremo equivale a un Pd che fa paura a Frattura e allora è meglio premunirsi. Infine il convitato di pietra, tra Iorio e Frattura, ovvero Patriciello, che il suo partito personale già ce l’ha, Rialzati Molise. Insomma è tempo di elezioni ed è iniziato il tempo della conta delle truppe.

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