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venerdì, Aprile 26, 2024

Politiche sociali a Facciolla. A che gioco sta giocando Frattura?

AperturaPolitiche sociali a Facciolla. A che gioco sta giocando Frattura?

di PASQUALE DI BELLO

Ennesimo colpo di teatro del presidente Frattura. A sorpresa assegnata la delega alle Politiche sociali all’assessore Facciolla, già titolare di Agricoltura e Ambiente. Invece di integrare la Giunta con un nuovo assessore al Lavoro e alle Politiche sociali, assente da oltre un anno, Frattura preferisce cumulare deleghe su strutture già cariche di lavoro. Sullo sfondo della vicenda, potrebbe paventarsi una trappola politica ordita da Frattura ai danni dello stesso Facciolla.

Da come stanno andando le cose, quello del presidente Frattura nei confronti dell’assessore Facciolla deve essere un vero e proprio caso di innamoramento irreversibile. Alle deleghe conferite ad inizio mandato, quella all’Agricoltura e all’Ambiente, è seguita prima la nomina a vice presidente della Giunta e poi – notizia delle ultime ore – la delega alle Politiche sociali. A rendere nota la cosa, è stato lo stesso Facciolla con un messaggio pubblicato su Facebook.

La scelta di Frattura va inquadrata in un doppio contesto: amministrativo e politico. Sul primo dei due versanti la scelta effettuata da Frattura è l’ennesimo atto di tartufismo tattico. Non avendo una strategia complessiva, il governatore del Molise vive alla giornata. Pertanto, invece di nominare un nuovo assessore al Lavoro e alle Politiche sociali di cui il Molise è sprovvisto da oltre un anno, una figura che prenda in mano un settore nevralgico per la sopravvivenza dei molisani, Frattura ha preferito assegnare un compito cosi importante e assorbente come le politiche sociali ad un assessore già gravato da una mole ciclopica di lavoro. I temi dell’agricoltura e dell’ambiente sono, senza ombra di dubbio, tra i più impegnativi da seguire e organizzare, non fosse altro perché sono quelli che dispongono delle maggiori risorse in circolazione.

Sul piano politico, invece, quello di Frattura è un gesto di diffidenza verso il proprio partito di appartenenza, il PD, ritenuto incapace di esprimere personale all’altezza dei bisogni. Fossimo poi nei panni dell’assessore Facciolla, ci guarderemmo bene dal continuare ad accettare questa serie di polpette politicamente avvelenate che Frattura gli sta passando da tempo. Sempre parlando politicamente – precisiamolo – da un presidente talmente inviso ai molisani non bisognerebbe accettare nemmeno un passaggio in auto – figuriamoci una delega – pena la totale assimilabilità tra le due figure. Di questo passo, alle prossime elezioni regionali Facciolla rischia di pagare un pedaggio non suo, una bolletta salatissima in nome e per conto di Frattura. Ma Facciolla, evidentemente, non avverte il trappolone politico.

L’unica cosa buona di questa vicenda, è che ad occuparsi delle politiche sociali non sarà più Frattura il quale, purtroppo, mantiene ancora per se la delega al Lavoro con un unico scopo: quello di distruggerlo. Ultimo esempio, il tentativo di disintegrare l’intero mondo dell’informazione molisana. A Facciolla, come assessore alle politiche sociali, è forse il caso di preannunciare il prossimo dramma: quello di ottanta famiglie ed altrettanti lavoratori che, trovandosi per strada per colpa di Frattura, andranno a bussare alla sua porta.

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