E’ critica l’Acem, l’associazione dei costruttori edili del Molise sulla legge finanziaria regionale da approvare, dopo aver partecipato all’audizione sul Bilancio. «Non ancora annovera – ha detto il presidente Corrado Di Niro – l’istituzione di un conto corrente dedicato per le risorse di un’opera pubblica, nè la centrale unica di pagamento, strumenti necessari per evitare i cronici ritardi nel pagare i lavori».
L’Acem ha inviato le proprie proposte e considerazioni al Presidente della Prima commissione consiliare regionale Di Nunzio, chiedendo queste cose ma anche di semplificare e concentrare le istruttorie degli appalti pubblici in un unico ufficio per evitare lungaggini burocratiche che ritardano, appunto, i pagamenti.
L’associazione degli edili contesta che nel bilancio regionale non sono stati riscritti tutti i fondi delle opere pubbliche cancellati dalle scritture contabili con la perenzione, a causa della quale risultano tanti lavori eseguiti da 4 anni e non ancora liquidati nonostante le rassicurazioni ricevute. «Basterebbe approvare con la finanziaria regionale – ha concluso Di Niro – pochi strumenti, come da noi proposto, per rimettere ordine nei pagamenti e risollevare un settore in crisi, imprese e lavoratori. Speriamo di essere ascoltati, stavolta»
Anche l’Api Molise, associazione piccola e media industria, ha chiesto alla Regione di accelerare la spesa a valere sui fondi comunitari, interventi e investimenti in infrastrutture.
Con questa manovra di bilancio, secondo l’Api e il suo presidente Antonio Patriciello, anche per il 2017 le piccole imprese continueranno a pagare un prezzo molto caro per riduzione dei consumi e problemi di scarsa liquidità e di difficoltà di accesso al credito. Di qui la richiesta di rifinanziare l’Artigiancassa, la legge del 2003 che prevedeva un fondo di garanzia a sostegno delle imprese ad elevato rischio finanziario e la misura sul consolidamento delle passività da breve a medio termine.
L’Api vorrebbe anche una misura di sostegno nell’attività di assistenza e supporto alle aziende per partecipare a bandi e procedure comunitarie e nazionali.