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venerdì, Marzo 29, 2024

Provinciali Isernia, Ulisse Di Giacomo: “Iorio al 52% batte Frattura più sanità privata al 48%”

EvidenzaProvinciali Isernia, Ulisse Di Giacomo: "Iorio al 52% batte Frattura più sanità privata al 48%"

ulisseElezioni provinciali di Isernia, come da sempre accade, nella politica italiana, alla fine dicono di aver vinto tutti, ma nella sostanza, non è così. Nel conteggio totale dei voti comparati, la lista di Iorio insieme a quella di Massimo Romano, ha sopravanzato, di quattro punti percentuali. il centrosinistra. E lo ha fatto senza l’apporto di Forza Italia, Fratelli d’Italia e La Destra. E dice bene Michele Iorio, quando afferma di aver vinto, perchè, se si fosse votato anche per il presidente, la Provincia avrebbe cambiato amministrazione. Comunque, quelli che dicono che una destra anomala ha battuto una sinistra anomala dicono il vero, soprattutto perchè c’è chi, come Ulisse Di Giacomo, affonda il dito nella piaga, scrivendo sulla sua pagina Facebook: Iorio, al 52%, batte Frattura, più sanità privata, al 48%. È chiaro che il senatore allude al ruolo ambiguo che hanno avuto Forza Italia e Patriciello, lo stesso di Bojano, dove il partito di Berlusconi ha appoggiato pubblicamente il candidato sindaco dello schieramento di Frattura. Identica cosa alle provinciali di Isernia, dove Forza Italia accusa Iorio di essere andato da solo,  facendo così capire che i suoi rappresentanti non hanno votato per la lista del centrodestra. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovancarmine Mancini, consigliere comunale di Isernia, ma anche coordinatore regionale de La Destra, che almeno non è andato a votare per il centrosinistra e dice, sempre su Facebook, io non ho votato e Iorio non ha vinto. Filoteo Di Sandro è più diplomatico e afferma: la mancata partecipazione dei partiti, la voglia sfrenata di protagonismo, la politica fatta per escludere e non per includere, hanno portato il centrosinistra a pareggiare in provincia di Isernia che di fatto, per loro, equivale ad una vittoria. Speriamo si cambi atteggiamento e si vada verso l’unità vera di tutto il centrodestra. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e ci si avvia alle regionali con l’idea che, se veramente tutto il centrodestra fosse unito e coeso, per la sinistra non ci sarebbero speranze. Per questo, sull’altro fronte, quello della sinistra mescolata con Forza Italia, la sensazione è di aver scampato il pericolo, come afferma Frattura, che dice come sia già una soddisfazione aver fermato il centrodestra, dopo le vittorie di Agnone e Isernia. Tesi confermata dal presidente Lorenzo Coia, che ora amministrerà un ente con un’assemblea divisa in due metà perfette.

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