Michele Mignogna
Che fine hanno fatto gli Operatori Socio Sanitari previsti in prima battuta per la stabilizzazione del personale ASREM? I vertici dell’ASREM, manco fossero Houdini, hanno fatto sparire dal piano di stabilizzazione le figure ex OTA all’inizio previste e inserite poi depennate. Parliamo di un centinaio di lavoratori, più o meno, che ha acquisito esperienza e formazione in almeno dieci anni di lavoro presso l’ASREM del Molise.
La loro stabilizzazione era stata prevista già con la Legge Finanziaria del 2006, poi confermata in quella del 2007, che prevedevano, allora, la stabilizzazione per gli operatori OTA (oggi OSS) con almeno trentasei mesi di lavoro continuato, o comunque dovevano essere prorogati, in base all’articolo 519 della Legge Finanziaria del 2007. A dispetto di tutto ciò e con la scusa del “piano di rientro” nel 2013 la regione Molise lascia a casa queste figure, ma non è che spariscono completamente, vengono sostituiti da operatori assunti tramite agenzie di lavoro intermediario, sempre più precari, ovviamente sotto pagati e senza tutele.
Va sottolineato anche che il personale del quale stiamo parlando, gli ex OTA, era personale selezionato tramite bando proprio dall’ASREM, e non come quello assunto direttamente tramite agenzie, e beffa nella beffa, questo personale era stato selezionato e formato dall’ASREM. Ebbene, il 25 ottobre del 2016, con tanto di annunci e strombazzate, viene annunciato il piano di assunzione, un accordo con le parti sociali, che prevede, appunto, l’assunzione a tempo indeterminato per personale medico, infermieristico e ausiliario (gli OSS) lista che cambia a novembre sempre dello scorso anno, dove i vertici ASREM fanno sparire gli OSS. A questo punto, un gruppo di ex OTA pone alcune domande al Presidente Frattura e cioè: perché si procede a una stabilizzazione che non tiene conto della carenza, in tutti gli ospedali, di queste figure? Perché una stabilizzazione per pochi intimi? Perché ogni volta bisogna ricorrere alla magistratura, a proprie spese, per vedere riconosciuto un diritto, tenendo conto anche del fatto che l’ASREM, quindi la regione Molise, ogni volta che viene portata in Tribunale su queste cose ne esce a pezzi, pagando con i soldi pubblici errori studiati a tavolino? E soprattutto, perché i sindacati non dicono nulla su un accordo palesemente non rispettato?
Insomma, come si dice, a pensar male si fa peccato ma forse ci si azzecca, non è che gli OTA sono spariti perché l’ASREM vuole continuare ad assumerli dalle cooperative, con la convinzione che magari risparmiano qualche euro, lasciando a casa personale con qualche decennio di esperienza? Questo è quello che già sta accadendo negli ospedali molisani, infermieri ASREM OSS privati, la privatizzazione di fatto di un servizio ASREM. E soprattutto chi e come fa assumere questo personale?
