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venerdì, Ottobre 3, 2025

Biblioteca Albino, destino incerto. Guarracino (UilTucs): la struttura è chiusa e la Regione tace

AperturaBiblioteca Albino, destino incerto. Guarracino (UilTucs): la struttura è chiusa e la Regione tace

pasquale-1-2-660x330di ANNA MARIA DI MATTEO

Sul destino della biblioteca Albino di Campobasso è sceso il silenzio. La struttura, secondo la denuncia del segretario regionale della UilTucs, Pasquale Guarracino, è chiusa e i lavoratori sono stati licenziati e non percepiscono alcuna indennità.
Le due cooperative che svolgevano i servizi all’interno della biblioteca sono state estromesse e con esse quindici persone che per anni hanno garantito l’attività della struttura. Erano rimasti solo alcuni dipendenti della Provincia. Ma la Biblioteca ha ugualmente chiuso i battenti.
Poi la svolta, con l’intesa tra la Regione e il ministero epr i beni e le attività culturali. «Sono mesi che gli utenti attendono la riapertura della storica biblioteca – ha precisato Guarracino – Ma ad oggi ciò non è avvenuto, nonostante l’annuncio di Frattura e del consigliere delegato alla Cultura Ioffredi della ripresa delle attività al massimo entro l’inizio di gennaio».
Il sindacalista ha denunciato l’assenza di un interlocutore col quale affrontare il problema. «Dov’è finita la dignità del lavoro e delle nostre vertenze?», è la domanda di Guarracino che ha ricordato anche come i lavoratori stiano aspettando da mesi risposte su quello che sarà il loro destino.
La replica del consigliere Ioffredi, tirato in ballo dal segretario della UilTcs non si è fatta attendere, accusando Guarracino di smania di protagonismo. E dopo aver ripercorso le tappe delle controversa vicenda ha tenuto a precisare che la biblioteca è nella mani del ministero. Quindi, le sue domande, è il senso della replica del consigliere regionale, Guarracino a questo punto deve rivolgerle al Mibact. Insomma, sulle responsabilità della situazione in cui è finita la storica biblioteca, è scaricabarile. Come dire: la Regione ora non c’entra più. Prego rivolgersi al ministero.
Con buona pace dei lavoratori rimandati a casa e delle centinaia di utenti della Albino che hanno perso un importante punto di riferimento al quale rivolgersi per documentarsi o tenersi informati.

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