Hanno protestato i cittadini di Santo Stefano, hanno fatto sentire la loro voce perché il cimitero della frazione a qualche chilometro da Campobasso èsaturo. “Non potremo più seppellire i nostri morti, dovremo portarli altrove” dicevano, indicandoci aree dove sarebbe stato possibile creare altri posti. La questione anche in consiglio comunale, una 50ina di residenti presenti, con la Mozione della coalizione civica. A settembre il caso portato in aula anche dai 5 stelle, ma nulla si era mosso. Quindi le proteste dei cittadini
Alla fine, il 29 dicembre, due giorni dopo l’ultima riunione dell’aula (quella appunto del 27), la giunta Battista ha approvato il progetto esecutivo, ci ha riferito il presidente del Comitato Santo Stefano, Maurizio Di Cristofaro, che prevede la realizzazione di 74 nuovi loculi in uno degli spazi presenti nel cimitero. 81 mila euro circa il costo dei lavori affidati alla stessa ditta che sta ampliando il cimitero di Campobasso, così da ottimizzare i tempi. Lavori che dovrebbero iniziare a breve, è stato assicurato. “Una prima piccola battaglia è stata vinta” ha detto Di Cristofaro, ringraziando quanti si sono impegnati. Certo è che si è dovuto protestare prima di ottenere qualcosa, come spesso accade e nella frazione con più di 250 abitanti, ci sono altre cose da sistemare, tra strade e manutenzione generale, c’è il collegamento con la Fondovalle Rivolo e l’altro cimitero, quello napoleonico, dove ancora ci sono sepolture, tutto è in decadenza e abbandono e urge almeno una recinzione.
Il neo assessore Maria Rubino ha assicurato incontri, a breve, su questi argomenti così come ha detto che sta verificando la vicenda degli sversamenti di rifiuti al canile. Questione evidenziata in aula dai 5 stelle, con una interpellanza. La fogna dello stesso canile, hanno spiegato sempre i residenti – è collegata a quella di S.Stefano. Quindi vorremmo avere certezza che ciò che viene depositato o sversato nell’area del canile non vada ad inquinare i terreni limitrofi e non defluisca nella fogna della frazione, con i possibili conseguenti problemi di salute ai cittadini.
