Ancora un gran pienone e tante risate all’auditorium di Isernia per la commedia dialettale “Senza parla’ ce capemme” (senza parlare ci capiamo). Concepita da Maurizio Veneziale, è ambientata nel 1969. Siamo alla vigilia dell’istituzione della Provincia, ma in realtà le vicende che ruotano intorno alla nascita dell’ente di via Berta rappresentano solo un pretesto per affrontare altre tematiche, anche serie e stimolanti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Grazie anche alla cura delle scenografie e dei costumi, le nuove generazioni hanno avuto la possibilità di assaporare lo stile di vita e la mentalità di quasi mezzo secolo fa; per chi invece in quegli anni già c’era è stato un nostalgico tuffo nel passato. Certo è che quei mesi diedero il via a un profondo cambiamento: Isernia passò da una cultura prettamente contadina a una mentalità più provinciale. Dai lavori artigianali (e nei campi), si passò a quelli degli uffici. Ancora un volta gli attori della compagnia teatrale Cast, guidata da Salvatore Mincione Guarino, hanno fatto il pieno di consensi, mostrando qualità che ora cominciano ad essere apprezzate anche fuori regione. A Natale e Santo Stefano, infatti, gli attori isernini saranno impegnati a Napoli. (foto Pino Manocchio)
Isernia. “Senza parla’ ce capemme”, gran pienone per la commedia di Maurizio Veneziale
