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venerdì, Marzo 29, 2024

Terminal bus di Campobasso, l’Anac ‘bacchetta’ il Comune. Gravina (5Stelle): avevamo ragione noi

AperturaTerminal bus di Campobasso, l'Anac 'bacchetta' il Comune. Gravina (5Stelle): avevamo ragione noi

campobasso

di ANNA MARIA DI MATTEO

Non si è fatta attendere la risposta alla segnalazione, fatta dai consiglieri comunali di Campobasso del Movimento 5Stelle all’Anac su presunte irregolarità riscontrate nell’avviso pubblico per la gestione del terminal dei bus.
«L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha accertato la violazione delle norme del codice degli appalti pubblici da parte dell’amministrazione comunale di Campobasso in relazione all’affaire project financing sul Terminal Bus di Campobasso – ha dichiarato Roberto Gravina – In sostanza, quanto avevamo paventato e tentato inutilmente di correggere in Consiglio comunale con una mozione, è stato puntualmente accertato dall’Anac, che ha evidenziato un “comportamento contraddittorio dell’Amministrazione comunale, che dapprima, con Delibera di Giunta Comunale n. 16 del 29.1.2016, formalizza l’esclusione dell’intervento dalla programmazione triennale 2016/2018 (evidentemente non ritenendolo più di pubblica utilità) ed immediatamente dopo valuta la pubblica utilità della proposta presentata dal costituendo RTI Califel s.r.l. – Co.Ge.Ted. s.r.l. – Angelo De Lisis (peraltro acquisita al protocollo dell’Amministrazione nella stessa data del 29.1.2016).
Con questa pronuncia, quindi – ha proseguito il consigliere – non solo si condivide il nostro orientamento, ma si smentisce quanto spavaldamente affermato dal sindaco e dalla Direzione Generale di Organizzazione, Indirizzo e Controllo presieduta da Antonio Iacobucci, ovvero che tutto era stato fatto nel totale rispetto delle procedure.
Con questo provvedimento il Comune è chiamato a rispettare le norme senza riconoscere prelazioni o privilegi a quelli imprenditori, che guarda caso avevano inviato il proprio progetto il giorno stesso in cui il comune aveva deciso di non occuparsi più del terminal di Campobasso.
Vigileremo ancora affinché il futuro avviso pubblico rispetti il dettato dell’Autorità Anticorruzione e che tutte le imprese interessate partecipino nel totale rispetto della parità di trattamento che una pubblica amministrazione dovrebbe osservare, senza favoritismi o forzature di sorta.
Al tempo stesso, spetterà alla magistratura valutare se una simile condotta abbia o meno rilevanza penale posto che ha ricevuto l’intero incartamento in nostro possesso», ha concluso Roberto Gravina.

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