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sabato, Aprile 20, 2024

Il popolo (del NO) contro le lobby. Da Campobasso avviso di sfratto dei 5 Stelle a Renzi e Frattura

AperturaIl popolo (del NO) contro le lobby. Da Campobasso avviso di sfratto dei 5 Stelle a Renzi e Frattura

di PASQUALE DI BELLO

Quello recapitato da Campobasso a Renzi e Frattura è un vero e proprio avviso di sfratto. Il Movimento 5 Stelle porta oltre mille persone al’interno del vecchio mercato coperto del capoluogo per alzare più in alto possibile il cartello con la scritta “NO”al referendum costituzionale. Un colpo d’occhio straordinario visto dal palco sul quale si alternano una serie di oratori tra cui le guest star della serata: Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, il tandem mediatico più riuscito dopo la coppia Grillo-Casaleggio. Il messaggio che passa va oltre il semplice appuntamento referendario e al secco NO a una riforma costituzionale che i grillini giudicano sbagliata dalla testa ai piedi, se ne aggiunge un altro. Un NO alla classe politica che lo ha prodotto la riforma e a tutte le sue articolazioni territoriali. “Se vince il NO – dice Luigi Di Maio – finalmente si torna a votare”. Gli fa eco Antonio Federico, capogruppo 5 Stelle alla Regione, che prevede un effetto domino la cui onda lunga produrrà i suoi effetti anche in Molise. Cosa altamente probabile.

Le immagini a confronto della giornata sono due: quella di Termoli, dove il PD ha radunato attorno al ministro Martina quadri di partito, addetti ai lavori e agricoltori interessati ad incontrare il titolare del dicastero dell’Agricoltura. Qualche centinaio di persone raggruppate nella sala del Cinema Sant’Antonio tra le quali c’erano, in un abisso di angoscia, anche i lavoratori dello Zuccherificio del Molise a cui l’unico SI che interessa è quello che garantisca loro un lavoro e un futuro. Insomma, gente che all’evento targato PD doveva esserci spinta dallo stato di necessità, dall’interesse di categoria o dall’obbligo di partito.

L’altra immagine è quella del mercato coperto di Campobasso. Già la scelta del luogo è significativa. Uno dei posti più belli di Campobasso che trasudano storia e vita e che una serie di scelte scellerate ha condannato al dimenticatoio. Improvvisamente, quel luogo dove durante il giorno si respira tristezza si è trasformato in un luogo di entusiasmo, popolato da gente portatrice di un solo interesse: quello di rovesciare un tavolo marcio, un sistema guasto e chi ci sta seduto sopra e ci campa di rendita. Sbaragliare il campo da tutte le camarille di potentati e tornare alla democrazia. Questo è il fronte del NO andato in scena al mercato coperto di Campobasso, prove generali di uno sfratto prossimo venturo che da Roma produrrà i suoi effetti anche in Molise. Con spregio Renzi parla di “accozzaglia”, in realtà il nome vero di quell’accozzaglia è “Popolo”. Un popolo finalmente in “armi” contro le lobby.

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