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sabato, Aprile 20, 2024

La sicurezza a scuola è un diritto, Isernia in piazza per difendere i suoi ragazzi

AttualitàLa sicurezza a scuola è un diritto, Isernia in piazza per difendere i suoi ragazzi

la-sicurezza-a-scuola-un-diritto1Isernia in piazza, giovedì mattina, per il corteo e la manifestazione in difesa della sicurezza delle scuole. Motto della manifestazione: la scuola è vita ed è singolare come, la notte scorsa, ad opera del Blocco studentesco, siano state apposte sulle recinzioni del Cuoco Manuppella e dell’Enrico Fermi, delle finte bare di cartone, riportanti la scritta studente morto per terremoto, insieme a volantini con su scritto non c’è più tempo, verifiche antisismiche ora.
È chiaro che il Blocco studentesco, espressione del movimento Casapound, ha colto l’occasione per far sentire la sua voce, anche se in una maniera così irrituale e, allo stesso tempo, inquietante.
È altrettanto chiaro però che quanto accaduto, non ha niente a che fare con gli organizzatori della manifestazione, il Comitato scuole sicure, che ha subito censurato l’iniziativa, eliminandola dalla propria pagina Facebook.
Ma, senza alcun dubbio, tutto ciò fa emergere il senso di malessere e angoscia che pervade ogni famiglia isernina di fronte ad una situazione che vede davvero al sicuro solo gli scolari delle elementari, ospitati nei prefabbricati di San Leucio e San Lazzaro. Per tutti gli altri, scolari e studenti, c’è un interrogativo enorme senza risposta: reggerebbero scuole vecchie decine di anni a un terremoto di intensità pari a quelli di Amatrice o Norcia?
Nessuno lo sa, per questo domani banchi vuoti nelle scuole di Isernia per partecipare tutti, insieme ai genitori, ad un corteo ed una manifestazione che non vogliono avere alcun retroterra politico, ma solo tanta voglia di chiedere aiuto a chi ci governa per mettere al sicuro i nostri ragazzi.
Renzi lo ha detto più volte: i soldi per la sicureza delle scuole non rientrano in alcun vincolo di bilancio, solo che alle parole del premier dovranno seguire i fatti. Le uniche scuole sicure di Isernia furono costruite dopo il terremoto dell’Aquila, grazie a un finanziamento straordinario concesso dal governatore Iorio alla città di Isernia.
E oggi la città di Isernia si aspetta che il governatore Frattura faccia la stessa cosa che fece il suo predecessore: uno stanziamento straordinario per trovare alternative immediate ad almeno tre scuole che versano in condizioni problematiche: le medie Giovanni XXII e Andrea d’Isernia e l’istituto tecnico Fermi.
E la manifestazione serve proprio a questo, a smuovere le coscienze di chi ci governa, a livello nazionale e regionale, sostenendo l’azione di un’amministrazione comunale che, proprio dalla manifestazione popolare, dovrà trarre tutta la forza necessaria a far valere le ragioni della città di Isernia, sia a Campobasso, che a Roma.
Tutti in piazza quindi domani, concentramento davanti all’istituto Fermi, alle 9, con il corteo che scenderà lungo corso Risorgimento, girerà davanti al tribunale e risalirà per corso Garibaldi, finendo davanti alla stazione.
In alcuni momenti della vita c’è bisogno di farsi sentire e scendere in strada e questo, per Isernia, è uno di quei momenti.

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