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giovedì, Aprile 25, 2024

Il Re dei fumogeni. Zuccherificio: Frattura “affumica” i lavoratori

AperturaIl Re dei fumogeni. Zuccherificio: Frattura "affumica" i lavoratori

di PASQUALE DI BELLO

Ennesimo nulla di fatto per i 72 lavoratori dello Zuccherificio del Molise la cui sorte ormai è appesa ad un filo. Il governatore Frattura aveva chiesto una settimana di tempo per individuare una via d’uscita alla questione. Dopo una settimana, resta sul tappeto solo la mobilità, ovvero l’anticamera della disoccupazione.

Zuccherificio: la farsa continua. E’ questo, in sintesi, il racconto dell’ennesima giornata di speranza che si è trasformata nell’ennesima presa in giro per 72 lavoratori ed altrettante famiglie. All’esito dell’incontro tra Frattura e le rappresentanze sindacali, la Regione Molise mette sul piatto nemmeno una porzione di lenticchie ma una razione di fumo. Mobilità, formazione, incentivi all’occupazione. Dette così sembrano cose buone, in realtà sono tre fumogeni sparati dal governatore e che rappresentano l’anticamera della disoccupazione. Frattura aveva chiesto una settimana di tempo per individuare uno strumento funzionale alla ricollocazione dei lavoratori e una settimana dopo arriva con tre novità stupefacenti. La mobilità, che è esattamente quello che i lavoratori vogliono evitare; la formazione, che non porta da nessuna parte se non si stabilisce cosa si intenda fare di quell’ammasso di lamiere che è ormai diventato lo Zuccherificio; e gli incentivi all’occupazione, ovvero delle provvidenze a favore delle imprese interessate ad investire in quel sito: ovvero nessuna. Tredici aste deserte, la dicono lunga su ogni percorso di riconversione industriale. L’assenza di imprese che investano in basso Molise, è il dato da cui partire per ogni ipotesi di ricollocazione e, al momento, le imprese invece di aprire chiudono. Da parte dei lavoratori c’era grande attesa per l’incontro, purtroppo alla fine i commenti sono amari e, in alcuni casi, vietati ai minori. Delusione anche da parte del sindacato.

A questo punto le strade sembrano davvero chiudersi e i lavoratori pronti ad alzare il livello della contestazione. Possibile che il presidio smobiliti dalla Zuccherificio e pianti le tende davanti al Consiglio regionale. Quello stesso consiglio dove transitano figure e figuri che viaggiano ad una tariffa che varia dagli 11mila ai 13mila 500 euro al mese. Ma temiamo serva a poco. Ormai il piazzale antistante alla Regione e diventato una lazzaretto dove gli incolpevoli lavoratori sono costretti a mostrare le loro piaghe. Frattura aveva chiesto una settimana di tempo. Per i lavoratori è stata una settimana nera, l’ennesima. Per lui, una settimana passata a caricare i fumogeni.

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