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giovedì, Marzo 28, 2024

Legge elettorale regionale, Scarabeo propone tre collegi: Campobasso, Termoli e Isernia

AperturaLegge elettorale regionale, Scarabeo propone tre collegi: Campobasso, Termoli e Isernia

scarabeo-mNuova legge elettorale regionale. Su questo delicato argomento hanno fatto già snetire la loro voce Vincenzo Niro e Vincenzo Cotugno. Il primo propende per il collegio unico regionale, il secondo per il mantenimento dei due collegi provinciali, ma con adeguati correttivi per la tutela della provincia di Isernia. Oggi è il turno di Massimiliano Scarabeo che, dopo aver incontrato il comitato promotore della nuova legge elettorale, si dice pronto a portare in aula un disegno di legge che avrebbe già raccolto, come sostiene lo stesso Scarabeo, la disponibilità di Nunzia Lattanzio e Francesco Totaro. «È una proposta di Legge articolata – afferma il consigliere regionale – e ciò che va posto in evidenza è la soglia di sbarramento per le coalizioni che abbiano ottenuto meno del 5% dei voti». Ma sarà la nuova geografia dei collegi elettorali a rendere tale proposta piuttosto interessante, variando i rapporti finora in vigore, dividendo il territorio in tre collegi: Campobasso e Termoli, a cui spetterebbero sette consiglieri e Isernia, a cui ne spetterebbero sei, naturalmente con la garanzia della rappresentanza di genere in ogni lista collegiale. Altre novità: la clausola di sbarramento per consiglieri e presidente dopo due mandati consecutivi; il mantenimento del voto disgiunto, tra consigliere e presidente, e il ballottaggio tra i due migliori candidati presidente, se nessuno tra loro avesse raggiunto il 40% dei consensi al primo turno. Cosa alquanto probabile. Il vincente porta con sè il 60% dei consiglieri regionali candidati con le sue liste, mentre il perdente ottiene di diritto un seggio nella circoscrizione in cui ha ottenuto il miglio risultato percentuale. Una iniziativa – conclude Scarabeo – che spero trovi riscontro nel Consiglio Regionale, anche perché i tempi che ci separano dalle prossime elezioni non sono lunghi, evitando così di tornare a votare con una legge, la 43/95, cosiddetta Tatarellum, che per le caratteristiche demografiche della regione, ha fortemente penalizzato il territorio di Isernia, limitandone la rappresentanza a 3 eletti su 20.

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