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martedì, Aprile 23, 2024

Castelpetroso. Apre la scuola sicura, ma non c’è posto per i bimbi dell’infanzia: genitori infuriati

AttualitàCastelpetroso. Apre la scuola sicura, ma non c'è posto per i bimbi dell'infanzia: genitori infuriati

scuolaA Castelpetroso è ormai prossimo all’apertura un edificio scolastico a prova di terremoto (domenica pomeriggio l’inaugurazione), ma a quanto pare per gli alunni della scuola dell’infanzia non c’è posto. Lo denunciano i genitori dei bambini, evidentemente delusi dalla soluzione individuata dal Comune. In una nota indirizzata al sindaco Fabio D’Uva, all’intero consiglio comunale, al prefetto di Isernia Fernando Guida e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Colozza” di Frosolone, Antonio Venditti, oltre a spiegare le ragioni del loro dissenso, fanno anche delle proposte per far sì che i loro figli possano frequentare l’anno scolastico in strutture idonee: “Un altro anno scolastico è iniziato e, a pochi giorni dell’inaugurazione del nuovo polo scolastico – scrivono i genitori – ci troviamo a constatare, nostro malgrado, che le aspettative di noi genitori degli alunni della scuola dell’infanzia, aspettative create dalle Sue promesse Sindaco, sono purtroppo rimaste insoddisfatte. Prima di tutto perché i nostri figli non saranno ospitati nel nuovo plesso, al contrario di quanto ci è stato sempre detto da Lei e dagli altri Amministratori; inoltre, la soluzione della scuola elementare di Pastena, quale sede della scuola dell’infanzia, seppur migliorativa rispetto al “tugurio” del Santuario non soddisfa noi genitori perché oggettivamente manca dei requisiti necessari ad espletare una corretta attività didattica. La scuola dell’infanzia, è bene ribadirlo, dovrebbe essere un ambiente ricco di linguaggi e di forme di rappresentazione e di comunicazione, e dovrebbe garantire la capacità di rispettare e valorizzare, a fini formativi, la qualità dell’esperienza e la soddisfazione di essere bambini. Cosa che gli spazi ristretti di quella che era una scuola di borgata non consentono. Già sul finire dello scorso anno scolastico Le era stata palesata, attraverso il corpo docente, questa nostra insoddisfazione e da parte Sua c’era stata la promessa di un adeguamento almeno delle urgenze individuate nella questione bagni e nella mancanza di spazio per le attività ludico-motorie. Nulla di quanto promesso è stato fatto! Pertanto, con la presente siamo a evidenziarLe le mancanze che l’attuale sede della scuola dell’infanzia presenta: bagni realizzati per una scuola elementare, quindi, non adatti a bimbi di 3-5 anni, l’attuale soluzione della pedana è quanto mai pericolosa; Assenza di una sala mensa: del tutto anti igienico far mangiare i bambini negli stessi spazi e sugli stessi tavoli dove svolgono le altre attività; Assenza di uno spazio grande dove poter svolgere attività ricreative che non li vedano costretti a stare seduti per tutto l’orario scolastico. A questa età il bambino dovrebbe apprendere principalmente attraverso il gioco e i giochi non possono essere solo quelli da tavolo, senza considerare l’impossibilità di fare alcun tipo di attività motoria altrettanto importante nella fascia di età prescolare; Infiltrazioni di acqua nella sezione B; strada che conduce alla scuola stretta ed eccessivamente ripida che si farà ancor più pericolosa con l’avvicendarsi del periodo invernale e delle gelate notturne. Chiediamo, quindi, di voler cercare una struttura più adeguata alle attività didattiche di una scuola per l’infanzia poiché è chiaro che il secondo lotto del nuovo polo scolastico si realizzerà con i medesimi tempi biblici del primo, per cui quella che a Suo dire doveva essere una soluzione temporanea si prospetta temporanea di un decennio. Chiediamo, soprattutto, che nell’immediato si voglia provvedere all’adeguamento dei servizi igienici, e alla creazione di uno spazio ricreativo che potrebbe essere la copertura dello spazio presente sul retro della scuola, per intenderci dove c’è lo scivolo. Non ci risponda che queste sono cose non realizzabili poiché per la sistemazione dei bagni basta un fine settimana e un po’ di buona volontà, lo spazio ricreativo, invece, potrebbe essere realizzato tramite una veranda nella parte posteriore della scuola, non ci pare che la zona sia sottoposta a vincoli paesaggistici per cui l’autorizzazione deve concederla l’ufficio tecnico comunale e anche qualora fosse si può attivare una procedura d’urgenza da inoltrare agli organi competenti. Se il comune non dovesse avere disponibilità, il nuovo codice degli appalti consente di attivare una procedura di sponsorizzazione che a nostro avviso – concludono – potrebbe essere la soluzione migliore anche per rinnovare i vecchi e arrugginiti arredi ormai del tutto inadeguati”.

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