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martedì, Luglio 8, 2025

Area di crisi, le domande all’esame di un gruppo di lavoro del ministero

AperturaArea di crisi, le domande all'esame di un gruppo di lavoro del ministero

lavorodi ANNA MARIA DI MATTEO

Scaduti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse, ora si apre una seconda fase del percorso previsto dall’area di crisi complessa, quella della verifica delle istanze. Centinaia, secondo la Regione, ma sul numero esatto non c’è ancora certezza. La parte più delicata parte adesso, con il controllo, minuzioso, delle domande arrivate ad Invitalia, la società che affianca il ministero nell’attuazione dell’area di crisi. Verifiche che saranno eseguite da un gruppo di coordinamento e controllo del quale fanno parte Invitalia, la Regione ed i tecnici del Ministero dello Sviluppo economico. Solo quando sarà portato a termine il controllo delle istanze degli operatori intenzionati ad investire in Molise il quadro sarà chiaro. Investimenti sul distretto produttivo che va da Campochiaro a Venafro.
L’accordo di programma sarà siglato entro la fine dell’anno, poi sarà la volta dei bandi veri e propri ai quali gli imprenditori saranno chiamati a rispondere.
In sintesi è questo il percorso che l’area di crisi complessa dovrà seguire. Un percorso a step che comunque richiede i tempi tecnici necessari.
I sindacati, dal canto loro, intanto chiedono alla Regione di conoscere il numero delle manifestazioni di interesse arrivate sul tavolo di Invitalia e soprattutto chiedono di sapere quali sono gli imprenditori, le società interessate ad investire, a puntare sul Molise.
Ma invitano anche a vigilare sul rispetto delle procedure e delle leggi, affinché vengano individuati operatori realmente intenzionati a fare impresa nel Molise e a creare nuova occupazione.
Intanto resta di attualità la questione degli ammortizzatori sociali, in scadenza al 31 dicembre. Il ministero ha concesso, per le aree di crisi complesse, la proroga di un anno. Nel frattempo è già partita la profilazione dei circa quattromila lavoratori interessati, mentre resta l’incognita per quelli della Gam, per i quali la cassa integrazione è ormai agli sgoccioli, con la scadenza fissata al 4 novembre. Il 27 ottobre il tribunale deciderà sui ricorsi Dasco e Amadori per l’aggiudicazione dell’acquisto del primo lotto.
Una corsa contro il tempo per consentire ai lavoratori dell’azienda di Bojano di poter continuare a beneficiare degli ammortizzatori sociali, in attesa che riparta l’attività produttiva. Ma occorre accelerare, fare in fretta, è l’appello di lavoratori e sindacati, perché di tempo, ormai ne è rimasto poco. Anzi pochissimo.

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