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sabato, Aprile 20, 2024

Osservatorio sulla Sanità: consulenza da 160mila euro. Attivo da quattro mesi, quali i risultati?

AperturaOsservatorio sulla Sanità: consulenza da 160mila euro. Attivo da quattro mesi, quali i risultati?

di PASQUALE DI BELLO

E’ attivo da quattro mesi ma nessuno sa cosa abbia prodotto. Parliamo dell’Osservatorio Regionale per la qualità dei Servizi Sanitari affidato dalla Giunta Frattura al professor Giorgio Banchieri, proveniente da Roma. Un incarico di due anni dal costo complessivo di 160mila euro. L’attività del professor Banchieri, oggetto di un report mensile, è conosciuta solo alla Direzione generale per la Salute della Regione Molise. Perché i dati non sono resi pubblici? Un interrogativo, l’ennesimo, per i vertici della Sanità molisana.

E’ attivo da quattro mesi, esattamente da giugno, e si chiama “Osservatorio per la qualità dei Sevizi sanitari” . Lo ha voluto la Giunta guidata da Paolo di Laura Frattura nell’ambito della riorganizzazione della Sanità molisana e delle strutture che la amministrano. Oltre al fatto che tale Osservatorio sia stato affidato al Prof. Giorgio Banchieri, proveniente da Roma e collega di docenze del Direttore generale per la Salute della Regione Molise, Marinella D’Innocenzo; oltre al fatto che costi ai molisani la bellezza di 160mila euro in due anni per il solo compenso spettante al professore incaricato; oltre a questo, non si sa più nulla. Anzi, c’è un’altra cosa che si conosce: ogni mese, puntualmente, con una determina (l’ultima è la 198 del 4 ottobre) firmata proprio dalla dottoressa D’Innocenzo al professor Banchieri vengono liquidati 5.122 euro che la Regione, a seconda dello stato di confusione del giorno, a volte chiama netti, come ha fatto per le spettanze del mese di settembre e talvolta chiama lordi, come ad esempio ha fatto per le spettanze di giugno (determina 147 del 14 luglio). Ma a parte gli svarioni che ormai nella Sanità molisana vanno di moda, dai documenti attestanti la staticità della Cattolica che ci sono ma non ci sono dove dovrebbero essere, ovvero alla Direzione generale per la Salute; a parte il copiato dell’ASREM dalla Asl di Salerno che nessuno ha ancora smentito e a parte la confusione tra lordo e netto che riguarda il caso oggi in esame; a parte questo, l’interrogativo da porre ai vertici della Sanità è molto semplice. Perché, contestualmente al pagamento delle spettanze, non viene reso noto il report che il professor Banchieri e tenuto a presentare mensilmente? La vicenda non riguarda Banchieri ma la trasparenza amministrativa di questa Regione un posto, il Molise, dove se i misteri e le nebulose fossero soldi avremmo estinto già tutto il debito sanitario, ricostruito da zero il Cardarelli e persino la Cattolica che non ne ha bisogno. Avremmo anche restituito i pannoloni che abbiamo tagliato a vecchi e disabili e trasformato le ambulanze in carrozze d’oro come nelle fiabe. Le carte della Regione attestano l’esistenza di questi report e nessuno qui lo mette in dubbio. Ad esempio, quello relativo al mese di settembre è protocollato presso la Direzione generale per la Salute al n. 109301/2016. Bene, ne prendiamo atto e ribadiamo la domanda: insieme alla determina mensile che dispone il pagamento, la Direzione generale della Salute può allegare a beneficio dei molisani anche la relazione del professor Banchieri? La premessa che accompagna quasi tutti gli atti della Sanità molisana, visti i tempi che corrono, suona tragica e grottesca ed è questa: “Preso atto che la proposta è conforme agli obiettivi previsti dal Piano di Rientro del disavanzo sanitario”. Ecco: preso atto che 160mila euro di spesa in due anni secondo Frattura e soci sono conformi al Piano di Rientro, è possibile sapere cosa osserva l’Osservatorio?

 

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