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giovedì, Aprile 25, 2024

Rischio sismico, è giallo sulla Cattolica. Il Piano operativo ne stabilisce la sicurezza ma in Regione non esistono documenti

AperturaRischio sismico, è giallo sulla Cattolica. Il Piano operativo ne stabilisce la sicurezza ma in Regione non esistono documenti

di PASQUALE DI BELLO

Scoppia il giallo sulla sicurezza a rischio sismico della Cattolica. Il Piano operativo voluto da Frattura ne asserisce nero su bianco la sicurezza e la corrispondenza alla più recente normativa, in realtà in Regione non esiste alcun documento a sostegno di tale affermazione. E’ la stessa Direzione generale della Salute a dover ammettere di non disporre di documenti in tal senso. Chi e perché, allora, ha operato sul Piano operativo?

Mentre da un lato si chiarisce l’annosa questione sul presunto rischio sismico dell’ospedale Cardarelli, questione del tutto destituita di fondamento, diventa invece un giallo la asserita sicurezza e adeguatezza della Cattolica alla normativa antisismica. A sollevare la questione, una doppia segnalazione del Forum per la tutela della Sanità pubblica e dell’associazione Cittadinanza attiva – Tribunale per i diritti del malato.

Nel corso di una conferenza stampa, è stato il presidente del Forum, Italo Testa, a ricostruire la vicenda Cardarelli, un manufatto realizzato a regola d’arte secondo la normativa vigente al tempo della costruzione.  Al pari di altri edifici, il Cardarelli potrebbe essere oggetto di crollo solo in presenza di sisma di proporzioni imponenti – ha detto Testa – ma davanti a tale sciagurata ipotesi – ha aggiunto – verrebbe giù mezzo mondo: dal Comune alla Prefettura alla stessa Cattolica – ha concluso con una nota di disappunto. La presunta vulnerabilità sismica del Cardarelli – ha proseguito Testa – è soltanto un espediente strumentale per giustificare il trasferimento di interi reparti dalla struttura pubblica a quella privata. In buona sostanza, un meccanismo di suggestione e pressione psicologica sulla popolazione tale da assecondare il disegno di demolizione del sistema pubblico in favore di quello privato.

Quello che però è emerso nel corso della conferenza stampa, e che è riportato anche in una nota di Cittadinanza attiva, è la totale assenza in mano pubblica di qualsivoglia documentazione che attesti l’adeguatezza del complesso della Cattolica alla normativa vigente. Eppure – ed è questo il fatto grave – all’interno del Piano operativo voluto dal presidente-commissario Frattura è scritto nero su bianco che la Fondazione Giovanni Paolo II “è una struttura ospedaliera moderna e razionale, adeguata alla più recente normativa antisismica, antincendio e di sicurezza”. Una affermazione apodittica alla prova dei fatti, resa veritiera per il sol fatto di essere stata messa nero su bianco all’interno Piano operativo da un gruppo di burocrati pagati a peso d’oro e che, in tal senso, non dispongono di uno straccio di prova. E’ la stessa Regione che, interrogata, ha ammesso, e messo nero su bianco, di non avere alcuna informazione per quanto attiene alla sicurezza sismica della Cattolica. Carta canta, come si suol dire, e in questo caso la canzone Frattura-D’Innocenzo, è piena di note stonate.

E’ quantomeno incauto affermare su un documento ufficiale qualcosa di cui non si ha prova. Chi e perché a scritto nel Piano operativo le parole che attestano la sicurezza della Cattolica senza averne le prove? La questione potrebbe finire davanti alla Giustizia tra quelle che il Forum intende sollevare. I musichieri regionali, è proprio il caso di dirlo, se la suonano e se la cantano ma i molisani, al loro tragico Zecchino D’Oro, non intendono proprio partecipare.

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