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sabato, Aprile 20, 2024

Fallisce il blitz di Frattura sull’edilizia pubblica, centrosinistra nel caos

AperturaFallisce il blitz di Frattura sull'edilizia pubblica, centrosinistra nel caos

Fallisce il blitz di Frattura per emendare la legge da lui stesso voluta e approvata nel 2014. Non passa per il momento l’idea di un direttore generale a cui affidare l’intera amministrazione dell’Ente regionale per l’edilizia sociale, una struttura che amministra milioni di euro e produce potenzialmente migliaia di voti.

Al termine di una mattinata improduttiva al pari di molte altre, è toccato al consigliere delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro, suonare la ritirata per un centrosinistra allo sbando, messo in fuga dalla coppia Iorio-Fusco letteralmente scatenata contro la proposta di affidare ad un solo uomo e non ad un canonico consiglio di amministrazione la gestione dell’Ente regionale per l’edilizia popolare concepito in sostituzione dei vecchi Istituti per le case popolari. Iorio e Fusco davanti ad un centrosinistra sfilacciato hanno insaccato un paio di reti che hanno letteralmente tramortito gli avversari, un “uno-due” tale che al cospetto dell’armata Brancaleone che li fronteggiava, Iorio e Fusco sono sembrati i Pulici e Graziani dei tempi d’oro. Quella andata però in scena nell’aula del Consiglio regionale non è stata una partita di calcio ma un furioso braccio di ferro tra coloro che intendevano seguire la strada tracciata da Frattura, quella di un uomo solo al comando dell’Ente, un direttore generale plenipotenziario e longa manus del presidente della Giunta che ne avrebbe determinato la nomina, e coloro che vedevano in un organo collegiale, un consiglio di amministrazione, una garanzia ai fini di una corretta e trasparente gestione di un ente chiamato ad amministrare un patrimonio di molti milioni di euro e detentore di un pacchetto cospicuo di potenziali voti da utilizzare alle prossime elezioni regionali. Iorio, senza tanti giri di parole, parla apertamente di una campagna elettorale già avviata per le elezioni regionali della primavera 2018.

Dopo una breve pausa di sospensione, un time-out chiesto dal centrosinistra alla luce degli emendamenti presentati in aula dal centrodestra e dopo l’intervento del ex presidente del Consiglio Vincenzo Niro che anche in questa circostanza non ha esitato a mettere il dito nell’occhio alla maggioranza di cui è parte evidenziando la solenne sciocchezza di un direttore a cui viene delegata ogni funzione, è toccato al consigliere delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro, in questo caso delegato anche alla cacciagione, predisporre la ritirata per le lepri in fuga del centrosinistra. Di Pietro ha chiesto il rinvio della trattazione ad un prossimo consiglio, richiesta alla quale il centrodestra si è opposto votando NO ma che è passata col voto unanime di un centrosinistra sbandato e nascosto tra le frasche. Unico astenuto, il consigliere Scarabeo.

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