Dopo quattro anni al comando della compagnia di Termoli, per Paolo Nichilo che nel frattempo è diventato anche ‘maggiore’ è arrivato il momento di andare via. E’ stato trasferito a Lecce, dove guiderà il Nucleo Investigativo del comando provinciale. Una nuova realtà, una nuova sfida professionale per il comandante che a Termoli si è fatto apprezzare da tutti e dove il motto che ha contraddistinto il suo operato è stato ‘vicinanza al cittadino’. Rispetto e lealtà le costanti che hanno segnato tutti e quattro gli anni passati a Termoli dove Nichilo stesso ha vissuto una parte importante della sua vita con la nascita della seconda figlia e l’inizio della scuola materna e poi di quella elementare per il primogenito. “Dove abbiamo il comando dopotutto abbiamo anche la nostra vita” ha spiegato con un po’ di emozione il maggiore – “Questa è una terra stupenda, accogliente dove c’è brava gente, dove i rapporti sono sinceri e genuini. Mi sono sentito cittadino di Termoli con i suoi pregi e i suoi difetti” ha dichiarato confermando per lui un’esperienza umana oltre che professionale, tanto da portare nel cuore anche la festa patronale di San Basso con la sua processione a terra e in mare.
Quattro anni segnati da diverse indagini come quella sul cadavere restituito dal mare a Campomarino, un uomo trovato con mani e piedi legati e che non fu mai identificato, quella sulle chiavette clonate in Fiat, quella che permise di risalire agli autori di numerosi rapine in banca a Termoli. Al suo posto è arrivato il maggiore Fabio Ficuciello, finora al comando della compagnia di San Bartolomeo in Galdo.
Dopo 4 anni lascia Termoli il maggiore Nichilo: “Questa è una terra sana, preservatela”
