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mercoledì, Aprile 24, 2024

Soldi & Salute. Dalle carte della Regione spariscono i dati sulle prestazioni extra budget di Cattolica e Neuromed

AperturaSoldi & Salute. Dalle carte della Regione spariscono i dati sulle prestazioni extra budget di Cattolica e Neuromed

di PASQUALE DI BELLO

Sanità e conti in rosso. Dai documenti della Regione spariscono misteriosamente i dati sullo sforamento del budget per le prestazioni erogate da Cattolica e Neuromed. Un fatto sul quale va fatta immediata chiarezza. Disattenzione, o deliberata volontà? Dalla “casa di vetro” promessa da Frattura in campagna elettorale, la Regione Molise si è trasformata in un bunker accessibile solo a politici e burocrati. Restano fuori i cittadini.

Che i politici fossero dei prestigiatori tali da far sparire il cappello insieme al coniglio, questo lo sapevamo. Che in tutto questo si portassero appresso come assistenti i burocrati regionali, era facile supporlo. A sparire, questa volta, insieme al coniglio e al cappello sono i dati relativi alle prestazioni extra budget effettuate da Cattolica e Nuromed. Per la precisione quelli relativi ai mesi di maggio e giugno 2016. A firma del Direttore del Servizio programmazione economico-finanziaria del Servizio sanitario regionale, Lolita Gallo, lo scorso 2 settembre la Regione Molise e, segnatamente, la Direzione generale per la Salute, ha prodotto due determine dirigenziali, la n.4117 e la n.4118, destinate rispettivamente alla liquidazione e pagamento delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate nei mesi di maggio e giugno 2016 dalla Fondazione Giovanni Paolo II – per brevità chiamata Cattolica – e all’istituto Neuromed di Pozzilli.

Al momento non è dato di sapere se il fatto sia dovuto ad una svista o ad una deliberata volontà, ma dai documenti in questione è sparito il valore dell’extra budget riportato, ad esempio, nella liquidazione del bimestre precedente. Il meccanismo è semplice. Cattolica e Neuromed vengono pagate ogni due mesi sulla base delle prestazioni fatturate alla Regione Molise e previo un controllo effettuato da un apposito servizio regionale. Questo nei limiti di un budget annuale, diviso in sei bimestri, predeterminato dalla Regione e sottoscritto dalle due strutture. Teoricamente, salvo contenzioso, tutto quello che eccede il valore assegnato non va pagato. O non dovrebbe essere pagato. Le recenti transazioni milionarie disposte dalla Regione, e collegate agli adempimenti imposti dal Tavolo tecnico nazionale per il rientro dal debito sanitario, dicono ad esempio il contrario.

Bene, come si evince dalle carte, nel bimestre precedente (marzo-aprile) la Regione ha indicato di quanto Cattolica e Neuromed abbiano sforato il budget: rispettivamente di 1milione e 300mila euro la prima e 1milione e mezzo la seconda. Posto che le due strutture non sono enti di beneficenza, porre la domanda “chi paga?” – come  ha fatto la nostra emittente qualche settimana fa –  è più che legittimo. La Regione Molise, non solo non ha risposto ma, dopo la nostra domanda, ha fatto sparire dai propri atti la rendicontazione sull’extra budget sostituendola con una formula cristallina quanto un attacco d’asma. Alle parole del passato è seguita un gargarismo in burocratese. Allora riformuliamo, circostanziandola, la domanda: per il terzo bimestre 2016, Cattolica e Neuromed hanno prodotto prestazioni extra budget? Se si, a quanto equivalgono e, soprattutto, chi le pagherà. Frattura in campagna elettorale aveva promesso una Regione “casa di vetro”. Le carte dicono il contrario: il Molise è un bunker accessibile solo a politici e burocrati. Ci aspettiamo che su questo episodio chi deve e chi può faccia piena ed immediata luce. A partire dallo stesso Frattura.

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