Un aiuto economico per le famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza. Sono questi alcuni dei requisiti per accedere al Sia, il sostegno per l’inclusione attiva, un sussidio statale che si propone di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e di riconquistare gradualmente l’autonomia. Delle misure previste e della necessità di attivarsi in fretta per evitare che il Molise perda anche questa opportunità, se n’è discusso durante un incontro organizzato a Isernia. La povertà non è una malattia – ha detto il consigliere regionale Petraroia – e per questo si augura che certi interventi vengano gestiti attraverso il Welfare e non dalla sanità. In tal senso ha già presentato una mozione in consiglio. Ma ora è prioritario non lasciarsi sfuggire l’opportunità del Sia, un progetto che va oltre il concetto di assistenza: coinvolge infatti l’intero nucleo familiare e prevede un impegno da parte di tutti i componenti. Non a caso questi interventi dovranno essere presi in carico dai Centri per l’impiego. In effetti l’obiettivo finale del Sia è proprio questo: far sì che attraverso un lavoro queste famiglie tornino ad essere autonome, a farcela con le proprie forze.
Isernia. Sostegno inclusione attiva, ecco i fondi per aiutare le famiglie a uscire dalla povertà
