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giovedì, Aprile 25, 2024

Edilizia, l’allarme dei sindacati: la Regione non perda altro tempo, altrimenti sarà la fine

EvidenzaEdilizia, l'allarme dei sindacati: la Regione non perda altro tempo, altrimenti sarà la fine

edilizia-498559.660x368di ANNA MARIA DI MATTEO

Una crisi inarrestabile, partita nel 2008 e che ha travolto in maniera pesantissima molti settori dell’economia molisana, in particolare quello dell’edilizia, ormai al collasso.I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil tornano a sollecitare la Regione affinché renda cantierabili gli interventi previsti dal piano regionale della viabilità ed al tempo stesso individui la soluzione alle tante vertenze ancora aperte.
I dati forniti dall’ultima riunione del Comitato permanente edile, costituito dall’Ance e dai sindacati, fotografano una situazione drammatica: dal 2008 ad oggi il settore dell’edilizia ha perso il 50% degli addetti e decine di imprese. E, come per un effetto domino, il tracollo dell’edilizia ha trascinato con sé l’indotto: il settore del legno, dei manufatti, dei laterizi: una vera ecatombe.
Con un quadro così allarmante, i sindacati sono tornati ad incalzare la Regione, affinché mantenga gli impegni assunti, a partire dalle assicurazioni fornite dall’assessore ai Lavori pubblici, Nagni, sull’apertura dei cantieri sulla viabilità per i quali, tra l’altro, sono stati aggiudicati ed appaltati i lavori. Il rischio reale è che, se si perde altro tempo, i fondi stanziati andranno irrimediabilmente persi.
E poi c’è la delibera del Cipe, quella che ha assegnato al Molise 378 milioni di euro, con una quota consistente destinata alle infrastrutture.
«Prendiamo atto delle buone intenzioni del governo regionale – hanno dichiarato i sindacati – ma siamo convinti che sia necessario accelerare i tempi perché la situazione, dal punto di vista occupazionale e sociale è drammatica. Le opere già appaltate rischiano di non partire a causa dei ricorsi pendenti sulle aggiudicazioni di importanti opere – hanno proseguito Cgil, Cisl e Uil – Parliamo del completamento della tangenziale Nord di Campobasso, del sottopasso ferroviario di Bojano, del collegamento tra Castelmauro, Lucito con la fondovalle del Biferno».
Cantieri che rischiano di rimanere chiusi a causa delle controversie giudiziarie aperte.
«Dobbiamo avere la consapevolezza che non ci sarà ripresa economica e sociale nel Molise ed in tutta Italia se non riparte l’edilizia – è il monito dei sindacati – Occorre velocizzare le procedure, mantenere gli impegni assunti», è l’ennesimo appello alla Regione che, dal canto suo, però, continua a promettere e a fare annunci. Intanto l’edilizia sta crollando, mattone dopo mattone.

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