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sabato, Luglio 5, 2025

Costi della politica, il Molise spende ancora troppo. La «ricetta» dei 5Stelle

AperturaCosti della politica, il Molise spende ancora troppo. La «ricetta» dei 5Stelle

PALAZZO-MOFFA-004-371x300-371x252di ANNA MARIA DI MATTEO

La riduzione dei costi della politica deve rappresentare una priorità per chi governa. E’ una questione economica ma anche morale ed etica. Una esigenza ancor più stringente in Molise, dove i costi della casta hanno raggiunto livelli insostenibili per i cittadini, s’intende.
Lo ricordano i consiglieri regionali pentastellati, Manzo e Federico che fanno anche un confronto tra quello che sborsano i molisani, per mantenere l’intero Consiglio regionale e quanto, invece spendono i contribuenti lombardi. In Molise ci sono 20 consiglieri per 300mila abitanti, in Lombardia i consiglieri sono 80 per dieci milioni di abitanti, con un abisso, per quanto riguarda le spese per i gruppi.
Il Molise continua ad essere la regione che spende di più per la politica. Come non ricordare la vergognosa vicenda dei 5 centesimi a carico di ogni molisano, pari a 740 euro per ogni consigliere regionale, contro i 78 euro sborsati dai cittadini della Lombardia per i loro 80 consiglieri regionali. Una interpretazione molto singolare, quella fatta dalla classe politica molisana della normativa nazionale, che aveva provocato indignazione di tutta Italia e costringendo Frattura e la sua maggioranza a fare marcia indietro e a sospendere sino alla fine della legislatura la quota dei cinque centesimi. Ma appare evidente come questa vicenda sia solo la punta dell’iceberg: la verità è che i nostri politici proprio non ne vogliono sapere di rinunciare alle laute indennità, ai benefit e ai privilegi. Nel frattempo, però, i consiglieri 5Stelle Manzo e Federico hanno dimostrato che è possibile ridurre i costi della politica, risparmiando, ad oggi, oltre 400mila euro. Ed ora lanciano la sfida all’intera classe politica, proponendo la loro idea di spending review: ridurre le indennità di carica e di funzione dei consiglieri, eliminare la quota dei cinque centesimi annui per abitante per ogni consigliere regionale destinata a finanziare i gruppi e infine tagliare la quota di rimborso forfettario dello stipendi dei consiglieri. Una ricetta semplice semplice, ma indigesta e quindi difficile da digerire per la casta molisana. Nel frattempo, infatti, il Pd prima ha provato a mantenere l’articolo 7 per i portaborse, arrendendosi, dinanzi all’aut aut del ministero. Poi ha tentato di gonfiare il fondo destinato ai gruppi consiliari, ma anche in questo caso è stato stoppato. «Oggi – hanno denunciato i 5Stelle – il governo nazionale addirittura si intesta la battaglia del taglio dei costi della politica, violentando la Costituzione con una riforma che fa acqua da tutte le parti».
Ma la realtà è ben diversa: alle presunte buone intenzioni del governatore Frattura e di tutta la sua maggioranza di tagliare le spese, non fanno mai seguito i fatti. E in Molise si continua a spendere e spandere per la casta, sempre più ricca, a fronte di una popolazione sempre più povera.
Altro che spending review!

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