
I circa venti giocatori del gruppo di Novelli fanno oggi rientro nel capoluogo dopo aver esaurito due fasi del ritiro abbastanza pesanti dal punto di vista fisico. La prima durata circa due settimane e svoltasi ad Acquasanta Terme, la seconda più breve vissuta a Sturno. Novelli non nasconde la necessità di un centrocampista e un attaccante, ma non solo: alla lista rossoblu potrebbero mancare ancora un difensore under e, forse, un altro giocatore per il reparto mediano. Si stanno valutando diversi profili di giocatore che possano ben rientrare in un collettivo – quello rossoblu – che sembra essere sulla via della definizione completa. Novelli ha confermato le trattative con Marco Giannattasio, tra l’altro già a Campobasso nella stagione 2011/2012, e con il centrocampista di origini calabresi classe ’91 Fabio Meduri già allenato dall’attuale tecnico rossoblu ai tempi del Foggia. Era la stagione 2011/2012. Nelle ultime ore sembrava essersi creato un interesse per Stefano Amadio prossimo al divorzio con il Teramo e tra i protagonisti della straordinaria calvacata che due anni fa portò gli abruzzesi in serie B, salvo la revoca della promozione a causa della compravendita di Savona Teramo 0-2 sul campo.
Novelli precisa che Amadio non corrisponde al tipo di centrocampista che ad oggi ha quelle caratteristiche tali da completare il reparto. La domanda è: quali qualità dovrebbe possedere il giocatore in questione? Ferma restando la quantità garantità da Voltasio e dal franco senegalese Bibet, dovrebbero essere integrati i piedi buoni di un play maker e la fisicità di un attaccante che la dirigenza campobassana potrebbe aver individuato in Roberto Chiaria. Serve una punta dotata sotto il profilo fisico, brava a dialogare con le seconde punte e abile nel gioco aereo. Questo l’identikit dell’attaccante che quest’anno il Campobasso proprio non può sbagliare. Indiscrezioni che filtrano parlano di una dirigenza intenzionata a pescare nel vasto mondo della Lega Pro. Ad oggi i punti di riferimento dei più giovani sono D’Angelo ed Improta, ma la squadra ha bisogno ancora di quei puntelli giusti per l’auspicabile salto di qualità. La società ha promesso di far divertire il pubblico. Letto fuori dalle righe, ha così promesso anche qualche risultato. Non riteniamo, infatti, che il pubblico possa essere allietato dalle sconfitte. All’inizio della prossima settimana dovrebbe scattare la campagna acquisti low cost promessa da Aliberti. Confermati i prezzi più che abbordabili di cento euro in tribuna e cinquanta in curva.
Quasi regalati gli abbonamenti per la prossima stagione. Fin troppo chiaro l’intento concreto di riavvicinare la gente alla squadra di calcio dopo le migrazioni recenti dovute essenzialmente a promesse grandiose sfociate in risultati non troppo esaltanti. Terzo posto si, ma dopo aver promesso il paradiso la scorsa estate.
Abbiamo incalzato Novelli sui tempi, cioè se lo possa preoccupare non avere la rosa al completo al diciassette agosto. Il tecnico non si è scomposto precisando che le altre non è che stiano messe meglio e che molte volte dare un’accelerata alle trattative può non essere sinonimo di esiti felici. Della serie la fretta può essere cattiva consigliera. Giusto, ma prima o poi questo Campobasso si dovrà ultimare.