Un importante risultato è stato conseguito dall’Università degli Studi del Molise. Il Ministero dell’Istruzione, proprio in questi giorni, ha certificato che il rapporto tra i costi del personale, sia docente che amministrativo, e le entrate è al di sotto della soglia limite dell’80%.
Una notizia accolta con grande soddisfazione dall’Ateneo.
«Aver conseguito questo risultato – ha detto il rettore Gianmaria Palmieri – nonostante i tagli che le università italiane ed in particolare quelle delle aree interne e del centro-sud continuano a subire, testimonia ancora una volta la vitalità e la forza del nostro Ateneo che, in un territorio difficile, continua a garantire a migliaia di giovani una formazione di ottimo livello».
Un obiettivo a cui l’Ateneo lavora da diversi anni. Tante attività messe in campo facendo attenzione agli sprechi, senza rinunciare però alla qualità dei servizi offerti, per essere sempre in linea con le esigenze del mercato del lavoro.
«Continueremo ad improntare la nostra azione a criteri di oculatezza – ha infatti sottolineato Palmieri – ma anche di apertura a nuovi investimenti, indispensabili per rispondere alle nuove domande di formazione che il mercato del lavoro propone».
Un esempio sono il corso di laurea di informatica, nel polo di Isernia-Pesche, e l’indirizzo specifico enogastronomico attivato all’interno di Scienze turistiche a Termoli.
L’università molisana si conferma un punto di riferimento stabile non solo per i giovani che decidono di iscriversi, i lavoratori di domani, ma per l’intera comunità e il territorio.
