Dopo oltre 20 anni di servizio hanno smesso di illudersi e di sognare la stabilizzazione. Ma almeno una cosa la vorrebbero, i lavoratori stagionali che prestano la loro opera al Consorzio di bonifica di Venafro: avere qualche giornata lavorativa in più, in modo da raggiungere la soglia minima dei 151 giorni che permetterebbe non solo di ricevere i sussidi della disoccupazione, ma anche di coprire l’intero anno contributivo. Senza contare che con più giornate lavorative otterrebbero due stipendi in più, fondamentali per mandare avanti le loro famiglie, ha sottolineato Antonio Tedeschi (nella foto), delegato al Consorzio della Confederazione italiana autonoma lavoratori. E queste sono state, per sommi capi, le motivazioni che hanno indotto gli iscritti al sindacato Confial a organizzare un sit in davanti alla sede del consorzio di bonifica venafrano per chiedere l’immediato reintegro. Da parte propria i vertici si stanno impegnando nel rimediare le risorse necessarie, anche attraverso una serie di incontri alla Regione. Ma ad oggi di soldi non se ne sono visti, ragion per cui non si può soddisfare tale richiesta, nonostante il lavoro degli stagionali sia di fondamentale importanza per gli agricoltori della piana di Venafro.