Incontri su incontri non sono serviti a scongiurare quello che si temeva. Per mesi i sindacati dello Zuccherificio avevano messo in guardia sulla scadenza della cassa integrazione per i 73 dipendenti. La data è alle porte, è il 17 agosto e una soluzione al momento non è stata ancora trovata. Questo vuol dire che a partire da quel giorno intere famiglie pottrebbero resterare senza ammortizzatori sociali, dunque senza reddito. Cosa succederà non è ancora chiaro. Oggi i sindacati hanno avuto un incontro in azienda con il curatore fallimentare della Srl Placido Ciccone. Tra tutte le ipotesi avanzate nelle ultime settimane l’unica rimasta in piedi e che nel concreto si potrebbe seguire vista l’urgenza è quella della richiesta della cassa integrazione in deroga da fare direttamente alla Regione. Si tratta di fondi che l’assessorato al lavoro dovrebbe avere già disponibili in cassa, anche se poi è l’Inps a erogarli, c’è da verificare però se lo Zuccherificio ha i requisiti per richiederli. E’ per questo che Ciccone nei prossimi giorni prenderà contatti con la struttura tecnica dell’assessorato e con l’Inps per capire i margini di azione. C’è grande incertezza e i lavoratori non sanno cosa li aspetta. Secondo alcuni sindacati dal 17 se non ci sono novità i dipendenti passeranno in carico alla Srl che è in esercizio provvisorio, dunque in estrema difficoltà finanziaria. Tanto che anche i dipendenti che facevano manutenzione per preparare la fabbrica alla campagna sono stati mandati a casa. Per ora in azienda è tutto fermo e anche sulla mini campagna ci sono delle riserve. Tanto che in un recente incontro l’azienda ha chiesto agli agricoltori di aspettare ancora con la racolta delle bietole. La vera corsa contro il tempo, ora, è appena inziata.
Zuccherificio: il 17 agosto scade la cig. Corsa contro il tempo, ma gli scenari sono incerti
