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venerdì, Aprile 19, 2024

Di Clemente (Pcl): mons. Gemma come i terroristi dell’Isis, fomenta odio religioso-razziale

AttualitàDi Clemente (Pcl): mons. Gemma come i terroristi dell'Isis, fomenta odio religioso-razziale

mons.gemmaDopo la strage di Nizza, le riflessioni contro l’Islam postate su Facebook dal parroco di Forlì del Sannio, don Pasquale Giampaglia, avevano sollevato un gran polverone. Nonostante la frettolosa retromarcia, il suo invito a espellere dall’Italia chi crede in Allah, ha continuato a far discutere per giorni, dividendo l’opinione pubblica. Oggi ad accendere nuovamente i riflettori sui rapporti tra Islam e Chiesa Cattolica, ci ha pensato mons. Andrea Gemma, vescovo emerito della diocesi di Isernia-Venafro. In un’intervista rilasciata al quotidiano telematico lafedequotidiana.it, facendo riferimento all’incontro in chiesa tra musulmani e cristiani, ha detto chiaramente che “il dialogo con l’islam non è possibile”, poiché “è in atto un assalto nei confronti del cristianesimo”. Per questo, pur ribadendo la propria stima per il Pontefice, mons. Gemma si dice confuso di fronte alle scelte di papa Francesco, dal quale si aspetterebbe “maggior fermezza nella difesa dei cristiani”. Anche in questo caso le reazioni non si sono fatte attendere. Se in Vaticano si è scelto di rispondere con il silenzio, almeno per ora, altrove se ne parla eccome. Tra i primi a puntare il dito contro il vescovo emerito di Isernia-Venafro, c’è Tiziano Di Clemente, coordinatore del Partito comunista dei lavoratori, che lo accomuna agli islamisti dell’Isis nel “fomentare l’odio religioso-razziale tra masse cristiane e masse musulmane, in pratica uno degli strumenti per sviare le classi popolari verso falsi obiettivi, in modo da distrarle dalla lotta sociale contro la classe capitalista e i suoi governi, veri responsabili dell’attuale disastro e dell’attuale barbarie. Il vescovo emerito Gemma – ha aggiunto – non indugia a disubbidire persino al Papa che con le sue affermazioni realmente cristiane respinge la logica di istigazione all’odio su basi religiose o razziali. Ma il vero male sociale, il vero demonio, per chi ci crede – ha concluso Di Clemente – è rappresentato da chi vive ancora immerso nei tempi della “guerra santa”.

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