Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) è intervenuto, nel pomeriggio del 31 luglio, per il recupero di uno speleologo ferito durante l’esplorazione della grotta “Cul di Bove” nel Matese nord orientale.
La grotta, il cui ingresso è situato nel comune di Campochiaro (CB) ad una quota di 1360 mt, ha un dislivello negativo di 913 mt ed uno sviluppo reale di circa 4 km.
Il malcapitato, un uomo di Salerno di quarant’anni, ha iniziato la spedizione con altri compagni nella mattinata di ieri, alle 11:45. Dopo circa quattro ore, giunti alla profondità di 175 mt, è rimasto bloccato a seguito di una caduta di diversi metri, presumibilmente per il cedimento di una fune.
Immediatamente i compagni hanno dato l’allarme, ed una numerosa squadra di tecnici del CNSAS si è recata sul posto per raggiungere l’infortunato, prestargli il primo soccorso e, quindi, evacuarlo dal meandro per metterlo in sicurezza ed affidarlo alle cure dei sanitari.
È stato necessario allestire sistemi di recupero con paranchi ed il coinvolgimento di numerosi tecnici, dato l’ambiente ipogeo, per consentire il recupero del ferito.
Solo dopo diverse ore la squadra di soccorso del CNSAS è riuscita ad estrarre dalla grotta l’uomo che tutto sommato appariva in buone condizioni di salute nonostante fosse dolorante per la caduta subita.
Si è conclusa senza particolari conseguenze la disavventura del giovane speleologo salernitano.