È passato quasi un anno dal riconoscimento dell’area di crisi, ma finora se n’è solo parlato. Di concreto non c’è nulla. Nel suo ultimo intervento a palazzo Moffa il consigliere regionale Scarabeo ha sollecitato il presidente Frattura, affinché non si perda altro tempo. Le aziende stanno soffocando e di lavoro ce n’è sempre meno: “Sicuramente – ha detto – si sta perdendo molto tempo. Sull’area di crisi sappiamo benissimo che abbiamo come legge di riferimento la 181 dell’89 che prevede investimenti pari o superiori a un milione e mezzo di euro per società di capitali o cooperative. Quindi lascio immaginare chi in questo momento può accedere a tali misure di incentivazione e accompagnamento. Si è parlato anche di misure di carattere europeo, ma anche in questo caso – ha aggiunto Scarabeo – sono titubante: sono pochissime le aziende che in Molise hanno la possibilità di potervi accedere. Si è poi parlato di misure di incentivazione regionali che ancora non vedo concretamente utili per il tessuto produttivo molisano”. Per Scarabeo, dunque, neanche le misure previste a livello regionale stanno dando i frutti sperati: “Sull’innovazione, facendo riferimento anche a un delibera di gennaio 2015, ci siamo ritrovati purtroppo con questa valutazione di Finmolise: il 70% delle imprese che hanno partecipato non hanno avuto il nulla osta, non hanno avuto il via libera da parte della finanziaria della Regione Molise. La restante parte è in attesa ancora di liquidazione e accompagnamento. È chiaro che uno degli elementi fondamentali per far sì che il tessuto produttivo sopravviva, è quello di mettere in campo misure in tempi stretti con incentivazioni certe ed esigibili”. Intanto fra tavoli, incontri e convegni il tempo passa senza che si arrivi al dunque, senza dare quelle risposte concrete che le imprese aspettano da ormai troppo tempo: “Sento parlare di tante cose che creano solo confusione – ha concluso Scarabeo -: in questo momento non abbiamo bisogno di confusione, ma solo di certezze”.
Area di crisi, Scarabeo: basta chiacchiere, le imprese vogliono risposte rapide e incentivazioni certe ed esigibili
