Nella sua visita a San Giuliano di Puglia a specifica domanda sul futuro del villaggio provvisorio il presidente del Consiglio Matteo Renzi non ha voluto rispondere. E anche con il sindaco Luigi Barbieri che lo aveva incalzato in privato sul tema era rimasto sul vago. Poi l’annuncio davanti a tutti nel suo discorso nell’aula magna dell’Università del Molise: «Invece che i migranti vorrei che il villaggio di San Giuliano ospitasse i minori non accompagnati». Una frase che ha stupito un po’ tutti, persino il sindaco, che non se l’aspettava. Effetto sorpresa dunque riuscito per il premier che ha annunciato di vole chiedere al Ministero dell’Interno di cambiare il progetto su San Giuliano. Oggi dunque si muovono passi concreti per trasformare il villaggio provvisorio che per anni ha ospitato le famiglie dei terremotati in un centro per accogliere piccoli migranti che sbarcano soli in Italia. Dunque non più un centro Hub per 500 profughi, come nel progetto iniziale. Un progetto che aveva suscitato diverse perplessità sfociate anche in una raccolta firme per opporsi all’iniziativa, considerata di eccessivo impatto sociale per un territorio così piccolo. Ora però cambia tutto. Non nasconde un certo entusiasmo persino Barbieri: «Questa volta non si tratta di semplice accoglienza, ma andranno organizzate molte alte attività . Portare dei bambini proprio nel posto in cui tanti bambini non ci sono più potrebbe essere la soluzione ideale» ha commentato il sindaco. Il Comune nel frattempo già aveva indetto una gara d’appalto per sistemare le 170 casette, che dovranno rispettare nuovi standard di sicurezza. Sono arrivate 15 domande. La commissione le sta valutando per assegnare i lavori che a questo punto potrebbero partire già in autunno.
“Al posto dei migranti un centro per minori non accompagnati”: Renzi lancia l’idea sul villaggio di San Giuliano
