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mercoledì, Settembre 24, 2025

Coldiretti. Guerra del grano, arrivano i primi risultati ma la mobilitazione continua anche in Molise

AttualitàColdiretti. Guerra del grano, arrivano i primi risultati ma la mobilitazione continua anche in Molise

arton37893La guerra del grano non si fermerà a Roma, ma proseguirà con imminenti manifestazioni locali che si terranno in contemporanea nelle regioni: Molise, Sicilia, Basilicata e Puglia. Intanto il presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha dichiarato che “si sono ottenuti i primi risultati ma la guerra del grano continua per dare dignità al lavoro nei campi perché è inaccettabile che oggi occorra produrre cinque chili di grano per permettersi una tazzina di caffe’”.
Così il presidente della Coldiretti a conclusione della manifestazione, cui hanno preso parte oltre cento molisani, nel commentare positivamente l’accoglimento di alcune importanti richieste da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Il titolare del dicastero ha tra l’altro: preso l’impegno per la moratoria dei mutui, lo studio di una assicurazione sul reddito, una contrattualistica piu’ trasparente tra agricoltori e industria, una commissione unica nazionale (CUN) per la fissazione dei prezzi e l’immediata l’applicazione di un piano cerealicolo le cui risorse siano dedicate esclusivamente alle imprese che usano esclusivamente grano italiano.
“Le analisi ministeriali – continua la Coldiretti – hanno però anche permesso di smascherare la speculazioni in atto sul prezzo dei grano che colpisce soprattutto i coltivatori italiani con i prezzi che sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno per il grano duro. Da pochi centesimi al chilo dipende la sopravvivenza di centinaia di migliaia di imprese agricole, ma anche il futuro del 15% del territorio agricolo nazionale che l’Italia – sottolinea Moncalvo – deve difendere dagli speculatori. Serve piu’ trasparenza sul mercato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano impiegato nella pasta e nel pane, ma è anche necessario – conclude Moncalvo – estendere i controlli al 100% degli arrivi da paesi extracomunitari dove sono utilizzati prodotti fitosanitari vietati da anni in Italia ed in Europa e fermare le importazioni selvagge a dazio zero che usano l’agricoltura come mezzo di scambio nei negoziati internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”.

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